Produzione industriale in calo a ottobre
Secondo i dati trasmessi dall’Istat, a ottobre si stima che l’indice destagionalizzato della produzione industriale sia diminuito dell’1,0% rispetto a settembre. Nela media del trimestre agosto-settembre invece il livello della produzione è aumentato dello 0,3% rispetto al trimestre precedente.
Secondo quanto rilevato dall’Istituto nazionale di statistica si stima che l’indice della produzione industriale a ottobre 2022 sia diminuito dell’1% rispetto a settembre. L’Istat spiega inoltre in una nota che nella media del trimestre agosto-ottobre il livello della produzione aumenta dello 0,3% rispetto ai tre mesi precedenti.
L’indice destagionalizzato mensile è cresciuto su base congiunturale solo per i beni strumentali (+0,2%), mentre cala per i beni di consumo (-3%), per l’energia (-1,2%) e, in modo più marginale, per i beni intermedi (-0,1%).
Inoltre, corretto per gli effetti di calendario, a ottobre 2022 l’indice complessivo è diminuito in termini tendenziali dell’1,6%, visto che i giorni lavorativi di calendario sono stati 21 come a ottobre 2021. Sempre in termini tendenziali, si nota una crescita esclusivamente per i beni strumentali (+3,9%), mentre diminuiscono i beni di consumo (-1,7%) e, in misura più marcata, i beni intermedi (-4,6%) e l’energia (-7,1%).
Nella nota trasmessa dall’Istat si legge che “A ottobre si rileva, per il secondo mese consecutivo, una flessione congiunturale dell’indice destagionalizzato della produzione industriale e la dinamica negativa è estesa a quasi tutti i settori, con l’eccezione di quello dei beni strumentali. È, tuttavia, positivo l’andamento congiunturale nella media degli ultimi tre mesi. In termini tendenziali, al netto degli effetti di calendario, resta negativa la variazione sia per l’indice generale sia per i principali raggruppamenti di industrie, ad esclusione dei beni strumentali, unico settore in crescita marcata”.
Scendendo più nello specifico, tra i settori di attività economica in crescita tendenziale si segnalano la fabbricazione di mezzi di trasporto (+8,5%), la produzione di prodotti farmaceutici di base e preparati farmaceutici (+7,3%) e la fabbricazione di computer e prodotti di elettronica (+4,9%).
Le flessioni più ampie si registrano invece nella fornitura di energia elettrica, gas, vapore ed aria (-7,7%), nell’industria del legno, della carta e stampa (-6,1%) e nella fabbricazione di prodotti chimici (-5,5%).
Pietro Broccanello