Elezioni regionali lombarde, intervista a Carmelo Ferraro, candidato della lista Fontana Presidente – Lombardia Ideale
Avvocato, direttore generale dell’Ordine degli Avvocati di Milano, tra i fondatori del Comitato MI’mpegno e presidente di Piattaforma Milano. Un impegno professionale e civico maturato negli anni che ora viene messo a disposizione anche della politica. Abbiamo parlato con lui delle ragioni della sua scelta e delle priorità che la Lombardia dovrà affrontare.
Alle prossime elezioni regionali lombarde ha deciso di mettersi in gioco in prima persona e scendere in campo con la lista civica Fontana Presidente – Lombardia Ideale, perché questa scelta?
È una scelta che origina dalla maturità derivante dalla mia esperienza sia in ambito professionale che nell’intensa attività di impegno civico maturata soprattutto nel corso degli ultimi dieci anni, attraverso il comitato MI’mpegno, Piattaforma Milano ed altre associazioni. Questo mi ha portato a cogliere che, davanti a chiamate che si ritengono adeguate, è necessario mettersi in gioco e rendere la propria responsabilità, libertà ed esperienza a disposizione della collettività e delle istituzioni. Nel corso del tempo mi sono occupato di giustizia, sanità, sociale e welfare, temi sui quali ho competenza, passione e che verranno portati nella campagna elettorale. La scelta poi di candidarmi all’interno della lista civica deriva anzitutto dall’apprezzamento e dalla fiducia nei confronti di Fontana, per il quale nutro una stima sia a livello personale che per il lavoro svolto come amministratore, secondariamente perché nella lista civica c’è un progetto che ritengo inclusivo e corrispondente al mio percorso. È effettivamente una lista civica costituita da professionisti, da persone che rappresentano il mondo dell’associazionismo, del Terzo Settore e che quindi intuiscono questo come un momento di servizio. Senza nulla togliere ai partiti e alla politica tradizionale, trovo giusto che ci sia anche un mix fra i politici e chi si mette al servizio delle istituzioni con le competenze che provengono proprio dall’essere stati e dall’essere quotidianamente sul campo delle professioni, del lavoro, delle imprese e del Terzo Settore. In questo senso la lista civica può essere un punto di collante forte nelle istituzioni.
Come accennava in precedenza, il suo è un impegnocivico maturato nel tempo. È tra i fondatori del Comitato MI’mpegno, poi eletto presidente di Piattaforma Milano, quali sono le ragioni del suo impegno?
Le ragioni dell’impegno credo che ognuno le abbia dentro di se’ e personalmente ho sempre inteso la possibilità di giocarmi in prima persona, oltre che in ambito professionale e familiare, anche rendendomi disponibile ad aiutare la costruzione di comunità responsabili, operative, cioè luoghi dove le persone possano incontrarsi e mettere a disposizione se stesse per costruire. Questo è, di fatto, il lavoro che ho svolto in questi anni e che ha portato alla costruzione di reti importanti. Ora poi c’è la consapevolezza che anche la politica deve essere abitata da persone che hanno ideali ed esperienze e che non rappresentano solo se stesse ma sono espressione di una comunità. La mia comunità è fatta di tante persone che mi sostengono, pronte ad accompagnarmi anche su questa strada e questo mi dà l’energia principale.
Qual è la sua visione della Lombardia?
La Lombardia è una regione ricca di risorse, intese in particolar modo come persone, famiglie, imprese, Terzo Settore e servizi. È la regione dove tutti hanno la possibilità di realizzarsi, dunque è di fondamentale importanza trasferire nelle istituzioni che la rappresentano tutta questa competenza a servizio della comunità. La Lombardia è, e può esserlo ancora di più, un motore trainante e un punto di attrazione.
Quali, secondo lei, le priorità da affrontare?
Anzitutto il grande tema della sanità che in questi anni è esploso. Regione Lombardia aveva già un sistema sanitario buono ma indubbiamente migliorabile, punto sul quale lavorare in modo fermo e deciso. Alla luce poi della recente nuova riforma della sanità, è necessario impostare un lavoro serio per completare un’opera di rinnovamento fondamentale, di vicinanza della sanità al territorio, ai cittadini, di preparazione alla gestione della cronicità e dell’emergenza, di aiuto ai medici e ai pronto soccorso. Un’ulteriore priorità è il sostegno al mondo del lavoro, che va dalle imprese ai liberi professionisti fino al Terzo Settore, perché questo da sempre rappresenta il cuore pulsante della nostra regione. La centralità della persona e delle famiglie è poi un altro punto fondamentale sul quale concentrare le energie. Non ultimo il tema ambientale per il quale in Lombardia, come sensibilità, c’è già terreno fertile. Ritengo debba essere ripreso con competenze adeguate perché permette a tutti di vivere meglio e di rilanciare lo sviluppo sostenibile.
Micol Mulè