Guerra: l’Ucraina e i timori di un attacco dalla Bielorussia
Da quando l’Occidente ha cominciato a inviare armi all’Ucraina, le autorità russe continuano a lamentarsi per il possibile allargamento del conflitto, anzi, secondo la cerchia di Putin quello in atto sarebbe già un conflitto tra la Russia e la Nato. Eppure, il rischio che una terza nazione partecipi agli scontri con i propri uomini esiste ma si tratta della Bielorussia che lo farebbe a fianco della sua sorella maggiore.
Tra domenica e lunedì, infatti, sono cominciate le esercitazioni aeree congiunte tra le forze di Mosca e quelle di Minsk. Secondo quanto dichiarato dal ministero della Difesa bielorusso su Telegram, ripreso dalle agenzie, alcune unità delle forze aerospaziali della Russia sono giunte in Bielorussia, dove avrebbero avviato esercitazioni “di volo tattico”, con l’obiettivo di “aumentare la compatibilità operativa nell’esecuzione congiunta di compiti di addestramento al combattimento “.
Lukashenko è stato accusato più volte di guidare il proprio Paese in maniera dittatoriale, arrestando le opposizioni e chi protesta come nel caso delle ultime elezioni (truccate) del 2020, quando le manifestazioni di piazza sono state soppresse proprio con l’aiuto di Putin. Kiev dista meno di 200 chilometri dal confine bielorusso e questo fatto è una grossa fonte di preoccupazione perché un’invasione di terra da nord potrebbe mettere in serio pericolo la capitale ucraina. Per questo motivo, nella zona settentrionale di Kiev le autorità hanno deciso di moltiplicare il numero di barriere, minando le strade e le foreste, secondo quanto riferito dal vice-comandante delle forze di terra delle forze armate dell’Ucraina, il generale Oleksandr Pavlyuk.