Guerra, l’intelligence ucraina: Mosca ha arruolato 315mila uomini per la mobilitazione parziale
La prolungata diatriba europea sulla Germania che non vuole inviare i carri armati Leopard a Kiev si scontra con un fatto: Mosca finora sarebbe già riuscita ad arruolare 315mila militari per la mobilitazione parziale. È quanto riferisce l’intelligence ucraina. Per il vice-capo del Ministero degli affari interni e delle comunicazioni di Kiev, Vadym Skibitskyi, la Russia al momento non avrebbe mezzi sufficienti per armare tutte le nuove leve: “Mosca ha iniziato a prendere attrezzature e armi dai depositi, dagli arsenali, anche di 30 anni fa e che necessitano di riparazioni e manutenzione”, ha sottolineato Skibitskyi a Ukrinform. Nuove forze che difficilmente riceveranno un addestramento ottimale in breve tempo e che probabilmente finiranno al fronte male armate. Eppure, questi ragazzi costituiscono una marea di braccia e gambe che il Cremlino è pronto a riversare sul campo di battaglia, prolungando inevitabilmente la guerra d’aggressione. I vertici russi, infatti, avrebbero inviato in questi giorni rinforzi nei territori occupati della regione di Kherson.
D’altra parte, non sembra siano stati fatti passi in avanti sul fronte dell’avvio di colloqui di pace. Lo ha ribadito il portavoce di Putin, Dmitry Peskov: “Ascoltiamo le dichiarazioni di Kiev, conosciamo la giustificazione legale dell’impossibilità dei negoziati da parte del regime ucraino. Pertanto, possiamo de facto riconoscere una cosa: non ci sono condizioni perché ci siano tali negoziati”, come riporta Rai News. Allo stesso tempo, c’è chi continua a innalzare il livello di scontro verbale. Il ministro degli Esteri russo, Sergei Lavrov, ha definito “quasi reale” la guerra tra Mosca e l’Occidente durante una conferenza stampa dopo l’incontro con l’omologo sudafricano. Per quanto riguarda le forniture, da una parte il vice-ministro degli Esteri Serghei Ryabkov assicura che le forze militari russe “sbricioleranno” i mezzi militari occidentali che verranno inviati a Kiev. Dall’altra parte, il capo dell’ufficio del presidente, Andriy Yermak, ha fatto sapere che l’Ucraina non se ne fa niente di 10-20 carri armati: ne servono svariate centinaia per raggiungere l’obiettivo ultimo, cioè “i confini del 1991 e la punizione del nemico”.