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    Nord Milano, è conto alla rovescia per l’attivazione della Biopiattaforma green che trasformerà i rifiuti in energia

    Nord Milano, è conto alla rovescia per l’attivazione della Biopiattaforma green che trasformerà i rifiuti in energia
    L’impianto innovativo, un unicum in Italia, entrerà in funzione il 1° febbraio e trasformerà i rifiuti umidi dei comuni di Sesto San Giovanni, Cinisello Balsamo, Cologno Monzese, Cormano, Pioltello e Segrate in biogas e biometano.
    È ormai una questione di giorni prima che la Biopiattaformagreen entri in funzione facendo di Sesto San Giovanni un modello d’eccellenza in tema di sostenibilità ambientale e di economia circolare. Con l’attivazione dell’innovativo impianto, che sorge al posto del vecchio inceneritoreabbattuto l’anno scorso, si dà vita ad un progetto che creerà effetti virtuosi, non solo al Comune di Sesto, ma per l’intera area del nord Milano e di tutta la Lombardia, e che mira a diventare un modello per l’intero territorio italiano.
    Un momento cruciale per il territorio lombardo, che segna la transizione ecologica grazie all’utilizzo di tecnologie moderne. Sfruttando l’innovazione come motore di cambiamento e creando un nuovo modello circolare in cui i sistemi di gestione vengono integrati per ricavare valore dai rifiuti e sostenere la transizione ecologica dei territori, Sesto San Giovanni avrà l’opportunità di creare catene di valore sostenibili, innovative e competitive, dimostrando così che può esserci sviluppo economico senza avere un impatto negativo sull’ambiente e sulla conservazione delle sue risorse.
    La Biopiattaforma green, si colloca all’interno di un progetto da 50 milioni di euro, che ha visto la riconversione delle strutture di Core S.p.a., ormai obsolete, in quelle di ZeroCS.p.a. innovative e all’avanguardia. Entrerà in funzione il 1° febbraio e trasformerà i rifiuti umidi in biogas e biometano, dando così il via a un sistema economico circolare basato sul riutilizzo e riciclo della materia, migliorando la gestione e lo smaltimento dei rifiuti e combattendo l’inquinamento atmosferico
    Un momento storico per Sesto San Giovanni, che ospiterà il primo polo green in tutto il territorio italiano: “Pensare alla conversione di materiali di scarto in energia e biofertilizzanti, significa dare vita ad un autentico modello di economia circolare, il primo in Italia, che ci auguriamo diventi un modello per le altre regioni – afferma il sindaco Roberto Di Stefano -. Il rispetto per l’ambiente e la valorizzazione dei rifiuti in un’ottica circolare saranno i capisaldi per offrire una migliore qualità di vita alle generazioni future. Siamo felici che questo progetto sia un unicum non solo italiano, ma una delle realtà più innovative anche nel territorio europeo”.
    Infatti, all’interno del progetto “Circular Biocarbon”,coordinato dall’azienda globale di servizi ambientali URBASER, che ha ricevuto dall’Unione Europea un fondo da 14 milioni di euro, nel 2022 sono state inserite come impianti innovativi che daranno vita a modelli circolari solamente due realtà in tutta Europa, tra cui appunto la Biopiattaforma di Sesto San Giovanni.
    La struttura gestirà 30.000 tonnellate all’anno di rifiuti umidiprovenienti dai comuni di Sesto San Giovanni, Cinisello Balsamo, Cologno Monzese, Cormano, Pioltello, Segrate, che verranno riconvertiti in biometano e biogas. Ciò provocherà una riduzione dell’anidride carbonica del 97% e avrà effetti, non solo ecologici, ma anche economici, con un abbassamento delle tariffe per lo smaltimento, non solo inferiori rispetto quelle attuali, ma più basse anche rispetto le tariffe medie sul mercato. La Biopiattaformavalorizzerà 65.000 tonnellate di fanghi prodotti ogni anno dai 40 depuratori distribuiti sul territorio della Città metropolitana. I fanghi, che fino a oggi erano materia di scarto, e che in alcuni casi si dovevano portare all’estero per lo smaltimento, serviranno a produrre ben 19.500 MWh/anno di calore per il teleriscaldamento e recuperare fosforo da impiegare come fertilizzante. In questo modo, il 75% dei fanghi verrà trasformato in energia e il 25% in fertilizzante.
    Soddisfatto anche il PD cittadino: “Il progetto voluto dal Partito Democratico e nato insieme a Cap e Core, ora ZeroC, ci porta sulla strada dell’eccellenza italiana nello smaltimento dei rifiuti, per un’economia circolare e nel rispetto dell’ambiente”, commentano i Dem in una nota, pur sottolineando che è ancora molta la strada da fare per diminuire al minimo l’impatto ambientale della città. “Serve sensibilizzazione e cultura del riciclo e della differenziata – concludono -. Per questo abbiamo chiesto alla giunta che venga messo in campo un piano di informazione sul corretto conferimento dei rifiuti e di vigilare sulla realizzazione delle opere di compensazione”.
    Micol Mulè

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