La crisi dell’approvvigionamento energetico con il conseguente aumento dei prezzi dell’energia ha segnato l’intero 2022, mettendo in ginocchio famiglie e imprese, già indebolite e segnate dalla crisi del Coronavirus. Le difficoltà nell’approvvigionamento energetico vanno certamente riscontrate da scelte poste in essere nel passato, tutte rivolte nella direzione dell’acquisto da Paesi esteri, senza mai giungere a una indipendenza economica. È questa la principale critica mossa in primis dal Governo di Regione Lombardia, che ancor prima dell’avvento della crisi, ha dato la luce alla nuova legge sulle Comunità Energetiche Regionali, a firma del bresciano Gabriele Barucco, già Consigliere Regionale e attualmente Sottosegretario regionale ai rapporti internazionali. Il provvedimento, che aveva visto la propria fase embrionale nel 2019, con il nobile fine di far fronte alla mitigazione dei cambiamenti climatici, promuovendo lo sviluppo delle fonti rinnovabili, è oggi in attesa dei nuovi decreti attuativi, che dovrebbero arrivare proprio in questi giorni. Con grande orgoglio sarà quindi proprio la Lombardia la regione capofila nello sperimentare questo sistema energetico resiliente e mutualistico, per poi aprire a tutto il territorio nazionale, in sostegno alle famiglie, alle imprese, agli enti territoriali, alle autorità locali, e a tutte le associazioni. In parole povere, quando una Comunità energetica viene istituita, essa può comprendere ad esempio un agglomerato urbano eterogeneo, come ad esempio un intero comune. Lì, l’energia prodotta dai pannelli fotovoltaici posti sul tetto delle abitazioni, che di giorno sono vuote perché le persone sono al lavoro, potrà essere ceduta alle aziende presenti nel paese, che attingeranno gratuitamente e a loro volta, quando la domenica saranno chiuse, potranno cedere la loro energia alle abitazioni; allo stesso modo la scuola del paese, potrà durante l’estate cedere la propria energia ad aziende e case, e così via. Il sistema viene gestito nella sua fase prodromica direttamente dalla Regione, che metterà a disposizione tecnici e giuristi con il compito di istruire l’ente sull’istituzione della comunità.
Ora non resta che attendere che i primi benefici si facciano sentire, considerando anche che i prossimi 12 e 13 febbraio si voterà per il rinnovo del Consiglio regionale lombardo, con il Presidente uscente Attilio Fontana ancora in prima linea per portare avanti il lavoro fatto fin qui, così come lo stesso Gabriele Barucco, ricandidato nelle liste di Forza Italia.
Quelle di febbraio, inoltre, saranno anche delle importanti elezioni-crocevia per quanto concerne il futuro della nostra provincia in chiave 2026, quando la Lombardia ospiterà le Olimpiadi Invernali di Cortina, un’importante occasione di rilancio della Valle Camonica, che coinvolgeranno tutti i territori di collegamento, con numerosi interventi infrastrutturali per migliorare le modalità di accesso alle zone interessate dall’evento, in primis partendo da Ponte di Legno, in posizione ottimale per ospitare le attività di supporto ai giochi olimpici. Interventi che erano stati annunciati già lo scorso novembre dallo stesso Barucco in rappresentanza di Regione Lombardia al convegno Arge Alp, organizzato nel Tirolo con i rappresentanti delle varie regioni alpine. Un’opera di promozione territoriale, paesaggistica, culturale ed enogastronimica della Valle, che sarà fondamentale per l’intero sviluppo del prossimo decennio.