Mosca: Xi Jinping in Russia in primavera. Ma Pechino rimane prudente
Mosca cerca l’appoggio di Pechino alla sua aggressione militare contro Kiev fin dall’inizio dell’invasione e ora il Cremlino potrebbe realizzare un importante gol diplomatico. Secondo quanto riportato dall’agenzia di stampa russa Tass, il ministro degli Esteri Lavrov ha dichiarato che Xi Jinping è atteso in Russia in primavera, un evento che costituirebbe “un evento centrale nelle relazioni bilaterali nel 2023”, soprattutto dal momento che probabilmente la guerra sarà ancora in corso nei prossimi mesi.
Ma la Cina per il momento risponde con cautela. Secondo quanto riferito dal portavoce del ministero degli Esteri cinese, Mao Ning, e ripreso da Askanews, sebbene le due potenze mantengano una “stretta cooperazione” su vari livelli, al momento non ci sono informazioni specifiche sulla visita di Xi Jinping a Mosca. Per il momento dunque non è arrivata nessuna conferma da Pechino anche se la controparte russa freme anche perché il dragone asiatico è uno dei più importanti esportatori di armi e di beni tecnologici. Ma le sanzioni occidentali costringono i cinesi a una certa prudenza nei rapporti con la Russia di Putin.
Nel frattempo, continuano gli invii di armi a Kiev. Washington ha fatto sapere che stanno per essere consegnati più di 60 veicoli da combattimento Bradley, ma ora Zelensky spinge sul controllo dei cieli. Il portavoce dell’Aeronautica Militare ucraina, Yuriy Ignat, ha dichiarato che le forze armate ucraine hanno bisogno di almeno 200 caccia occidentali. L’obiettivo è sostituire i vecchi velivoli sovietici con i più moderni F-16. Tuttavia, due giorni fa Biden ha negato la possibilità dell’invio di tali mezzi, mentre il viceministro della Difesa polacco, Wojciech Skurkiewicz, ha spiegato all’Afp che “al momento non ci sono discussioni ufficiali sul trasferimento degli F-16” con l’Ucraina e che in ogni caso Varsavia agirà in coordinamento con la Nato.