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    Unito: oltre 7 milioni di euro per studiare le neuroscienze

    Unito: oltre 7 milioni di euro per studiare le neuroscienze
    Mercoledì primo febbraio nell’aula magna del Dipartimento di Neuroscienze (DNS) “Rita Levi Montalcini” dell’Università di Torino si è tenuto il kickoff meeting del progetto di eccellenza. L’evento di lancio è nato dopo che il Dipartimento UniTo, per la seconda volta, è stato selezionato tra i 180 dipartimenti di eccellenza dal Ministero dell’Università e della Ricerca, risultando assegnatario del Fondo di finanziamento quinquennale (2023-2027).
    Il DNS è da sempre focalizzato sulle Neuroscienze, dalle scienze di base alle scienze cliniche. I suoi scopi sono comprendere il funzionamento del cervello, i meccanismi dell’insorgenza delle malattie del sistema nervoso, come diagnosticarle e curarle con terapie innovative.
    Grazie a un finanziamento di 7 milioni e 700mila euro, il nuovo progetto, di durata quinquennale, approfondirà lo sviluppo, la morfologia e il funzionamento del sistema nervoso per arrivare alle sue alterazioni cliniche nelle malattie neurodegenerative, psichiatriche e neuro oncologiche. I punti più innovativi del progetto riguardano la medicina dello spazio, la modellizzazione delle patologie nervose nel C. Elegans (un verme molto usato per lo studio della neurobiologia dello sviluppo), l’influenza dell’ambiente interno (il nostro organismo e le sue malattie) e dell’ambiente esterno (la natura e l’inquinamento) sul sistema nervoso, sia in termini positivi sia negativi.
    Il progetto prevede un incremento significativo del personale docente e tecnico, e un ulteriore sviluppo delle infrastrutture di ricerca (la microscopia ottica, confocale ed elettronica, la banca dei tessuti biologici dei malati, i laboratori di neurobiologia clinica) messe a disposizione di tutto l’Ateneo in accesso aperto, che permetteranno di competere a livello europeo nei progetti e nelle pubblicazioni. Inoltre, sarà prevista anche un’intensa attività di alta formazione per i giovani ricercatori, e un’attività di disseminazione a stretto contatto con associazioni di pazienti, decisori pubblici e imprese del settore onde avere ricadute importanti sul territorio.

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