PNRR: tutto pronto e tempi rispettati per i progetti della Città metropolitana di Milano
Il monitoraggio attuato dalla cabina di regia: ora si attendono i circa 400 milioni di euro per chiudere le gare d’appalto entro l’estate 2023.
La Città metropolitana di Milano è pronta a ricevere i fondi del PNRR e ad avviare le opere. Lo scorso 1° febbraio 2023 il punto della situazione da parte della cabina di regia istituita dall’ente di area vasta per seguire lo stato di avanzamento dei progetti nell’ambito del PNRR. I tempi sono stati rispettati e se, come previsto, arriveranno i fondi dal MEF (Ministero dell’Economia e delle Finanze), la chiusura delle procedure di gara avverrà, secondo i piani, entro l’estate 2023.
In totale la Città metropolitana di Milano beneficerà di circa 400 milioni di euro che porteranno alla realizzazione di 194 interventi, suddivisi in differenti progettualità, e alla rigenerazione complessiva di1.400.000 mq di territorio metropolitano. Di alcuni progetti – Cambio, Spugna e Edilizia scolastica – l’ente di area vasta è soggetto attuatore, mentre per gli altri assume un ruolo di coordinamento, oltre a svolgere un’attività di raccordo con i Ministeri di riferimento.
A guidare l’attuazione dei progetti nell’ambito del PNRR è il principio “Do Not SignificantHarm” (DNSH), secondo cui gli interventi non devono arrecare alcun danno significativo all’ambiente. Il mancato rispetto di questo principio fondamentale in ogni fase, dalla progettazione fino alla gestione, porta alla revoca del finanziamento. A questo proposito, la Città metropolitana di Milano ha seguito una formazione specifica per predisporre un monitoraggio costante delle attività di valutazione. Al momento si sta cominciando dall’applicazione del DNSH in fase di progettazione, ma si predisporrà un presidio permanente per monitorare tutte le fasi.
Oltre 277 milioni di euro sono destinati all’attuazione dei Piani Urbani Integrati (Cambio, Come In, Spugna e Mica), finalizzati a favorire una migliore inclusione sociale, riducendo l’emarginazione e le situazioni di degrado sociale, a promuovere la rigenerazione urbana, attraverso il recupero, la ristrutturazione e la rifunzionalizzazione ecosostenibile delle strutture edilizie e delle aree pubbliche, nonché a sostenere progetti legati alle smart cities, con particolare riferimento ai trasporti e al consumo energetico.
Ben 64 milioni di euro sono invece destinati alla riqualificazione degli istituti scolastici secondari di secondo grado di proprietà della Città metropolitana di Milano. 35 gli interventi finanziati con fondi ministeriali e successivamente trasformati in fondi PNRR, ai quali si aggiungono i progetti che Città metropolitana di Milano ha candidato sugli avvisi PNRR: 10 progetti per un costo complessivo di circa 47 milioni di euro.
Sul fronte della rigenerazione urbana si annoverano 22 interventi, raggruppati in due progetti, finanziati previsti nell’ambito di PINQUA (Piano innovativo nazionale per la qualità dell’abitare, ndr): riguardano principalmente l’edilizia residenziale pubblica e sociale, il riuso di aree, spazi e immobili pubblici e il miglioramento della dotazione di servizi e delle infrastrutture urbane, con un’elevata qualità dei progetti sotto il profilo ambientale e con l’adozione di soluzioni ecosostenibili, di efficientamento energetico, di miglioramento della resilienza ai cambiamenti climatici e potenziamento ecosistemico delle aree urbane.
Una sfida importante, quella del PNRR per la Città metropolitana di Milano e per molti Comuni del territorio metropolitano che saranno anch’essi protagonisti: “Il monitoraggio che abbiamo effettuato ci restituisce una situazione che, pur con qualche problema, possiamo considerare soddisfacente – Emilio De Vita, direttore del progetto sui programmi di finanziamento europeo dell’ente di area vasta -. Credo che il rispetto dei tempi e una visione chiara, e condivisa, della situazione siano prerequisiti necessari alla realizzazione di tutti i progetti che cambieranno, migliorandolo significativamente, il tessuto dell’area metropolitana milanese”.