L’ambasciata Usa agli americani: lasciate immediatamente la Russia
Mentre in Italia l’esecutivo Meloni ha passato gli ultimi giorni a smentire le parole poco gentili del numero uno di Forza Italia, Silvio Berlusconi, verso il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, l’ambasciata americana a Mosca ha invitato i suoi concittadini che vivono in Russia a lasciare immediatamente il Paese. Il motivo? Il rischio di “detenzioni illegali”, le “conseguenze imprevedibili dell’invasione immotivata […] dell’Ucraina” e soprattutto la “limitata capacità dell’Ambasciata di assistere i cittadini statunitensi in Russia e della possibilità di terrorismo”.
Che lo Stato di diritto in Russia sia parecchio in balia degli emissari del potere del suo presidente Vladimir Putin, è cosa abbastanza nota, ma la guerra ha introdotto un ulteriore elemento di incertezza. Gli Stati Uniti avevano lanciato un avvertimento simile a settembre, quando l’autocrate russo aveva avviato una mobilitazione parziale di centinaia di migliaia di giovani. L’ambasciata ha spiegato che “i servizi di sicurezza russi hanno arrestato cittadini statunitensi con accuse false, hanno individuato cittadini statunitensi in Russia per detenzione e molestie, hanno negato loro un trattamento equo e trasparente e li hanno condannati in processi segreti o senza presentare prove credibili”.
Il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ha risposto che “non è la prima volta che sentiamo tali appelli. Sono stati già fatti dal Dipartimento di Stato più di una volta recentemente. Quindi non c’è niente di nuovo”. Lo riferisce l’agenzia Ria Novosti. Nel frattempo, nuovi sospetti sono caduti sulla Russia questa volta sul fronte virtuale. L’altro ieri, infatti, diversi siti web della Nato hanno subito un attacco hacker. Secondo alcune voci, tale azione informatica potrebbe esser stata condotto dal gruppo filorusso Killnet.