Ue, Borrell: la controffensiva russa è iniziata, anche se lentamente
A un anno dall’inizio della guerra, Mosca non demorde e continua a riversare uomini, risorse e missili sull’Ucraina. Per questo motivo, secondo l’alto rappresentante dell’Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza, Josep Borrell, l’Occidente deve continuare a fornire a Kiev munizioni e addestramento militare. Borrell è intervenuto ieri al Parlamento europeo dove ha spiegato che i russi avrebbero già avviato la temuta controffensiva, “anche se lentamente e per la prima volta l’Ucraina non ha un vantaggio numerico sul campo”.
“Io non voglio una guerra come nessuno” ha dichiarato il capo della diplomazia Ue, “ma per ottenere un negoziato, per ottenere la pace, bisogna aiutare l’Ucraina a vincere la guerra”. Per Borrell, infatti, il conflitto si deciderà in primavera/estate ed essendo i russi passati all’offensiva, è fondamentale aumentare gli aiuti all’Ucraina. Parallelamente, Borrell ha assicurato che alla prossima Assemblea generale dell’Onu chiederà “al segretario generale di iniziare, se può e vuole, un processo di mediazione per colloqui” tra le due parti in campo.
Nonostante le ricorrenti polemiche su missili a lunga gittata, carri armati e aerei da combattimento, i Paesi europei si sono impegnati negli ultimi dodici mesi a inviare periodicamente armi a Kiev. Il risultato è stato il quasi esaurimento delle scorte. L’allarme lo ha lanciato il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, che al termine della riunione dei ministri della Difesa a Bruxelles ha dichiarato che i membri dell’Alleanza Atlantica hanno concordato sulla necessità di “di lavorare fianco a fianco con l’industria della difesa per aumentare la nostra capacità industriale”, ampliando la produzione e lo stoccaggio di certe munizioni.