Guerra in Ucraina, il capo della CIA: la Cina sta valutando l’invio di armi letali alla Russia
Con l’elaborazione del piano di pace in dodici punti, Pechino cerca di vendersi come attore imparziale che ha come obiettivo la fine delle ostilità tra Ucraina e Russia. Gli Stati Uniti, però, da qualche tempo hanno chiamato quello che sembra un bluff. A Washington, infatti, sono convinti che il governo di Xi Jinping stia valutando seriamente la possibilità di fornire armi letali a Mosca. Lo ha ribadito il capo della CIA, William Burns, in un’intervista a CBS, spiegando tuttavia che gli 007 americani non hanno constatato “che sia stata presa una decisione definitiva” né hanno visto i cinesi consegnare tali armi ai russi.
Il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ha dichiarato che la Russia pone “grande attenzione” alle proposte cinesi per far sedere Mosca e Kiev a un tavolo negoziale, secondo quanto riportato dall’agenzia Ria Novosti. “Ogni tentativo per sviluppare piani che aiutino a spostare il conflitto su un percorso pacifico meritano attenzione” ha spiegato Peskov, sottolineando tuttavia che “i dettagli devono essere sottoposti ad accurata analisi, tenendo conto che gli interessi tra le parti sono molto diversi. Si tratta di un processo molto lungo e stressante”.
Pechino non ha mai condannato l’aggressione russa né ha mai supportato ufficialmente la guerra di Putin e ora cerca di far sentire il suo peso internazionale. La Cina “ha sempre mantenuto la comunicazione con tutte le parti coinvolte nel conflitto Russia-Ucraina, inclusa Kiev”, ha affermato portavoce del ministero degli Esteri Mao Ning. Da qualche settimana si parla inoltre della possibilità di un viaggio di Stato ufficiale del presidente cinese Xi Jinping a Mosca. Una visita simile rischia di riallineare definitivamente Pechino con Mosca, vanificando gli sforzi della diplomazia cinese di rappresentare il Dragone come nazione super-partes.