DECRETO CESSIONI, NOVITÀ PER VILLETTE E CESSIONE DEL CREDITO
La legge di conversione del decreto cessioni è in commissione Finanze alla Camera, e gli emendamenti presentano grosse novità in tema di bonus casa, che riguarderanno villette, proroghe e spese da cedere.
Si lavora nella commissione Finanze della Camera dei Deputati per la legge di conversione del decreto cessioni (DL 11/2023). Sul tavolo ci sono numerosi emendamenti che celano grosse novità, con una salvaguarda per le cessioni dei crediti relative alle spese 2022. Si prevede in primis una via d’uscita per i lavori in edilizia libera dopo il caos delle cessioni del credito, così come per una possibile proroga per vilette e abitazioni unifamiliari. Si interverrà con ogni probabilità anche su sequestri, Onlus e Terzo settore, sul cratere sismico del sismabonus acquisti e sugli Iacp.
Cessioni delle spese
Chi intende cedere i bonus legati alle spese 2022 potrà mettersi al riparo entro il termine del 31 marzo qualora non abbia ancora un contratto sottoscritto di cessione del credito. Basterà avviare l’istruttoria per comunicare la cessione, anche se questa non sarà ancora perfezionata. Il tutto avverrà in assenza di un provvedimento ad hoc, ma per effetto di un semplice emendamento, cui seguirà la comunicazione all’Agenzia delle Entrate.
Edilizia libera
Anche caldaie e infissi tornano al centro del dibattito. Il tema spinoso riguarda i lavori con acconti pagati prima del 16 febbraio ma non ancora completati. L’ipotesi di soluzione consta nel riconoscere validità ad un’autocertificazione, per consentire di provare il rispetto dei termini di legge mantenendo di fatto lo sconto in fattura.
Villette
Sul tema delle villette si fa strada l’ipotesi di spostare in avanti il termine, che scadrebbe il 31 marzo, ma il nuovo provvedimento varrà per le unifamiliari e le unità autonome che già al 30 settembre scorso avevano raggiunto il 30% dei lavori, visti gli ingenti costi che comporterà la manovra, in ogni caso utile per evitare che i cantieri, già a rilento, perdano del tutto le agevolazioni.
Sequestri dei crediti d’imposta
Dovrebbe passare l’emendamento targato Forza Italia e Fratelli d’Italia in base al quale i cessionari in buona fede, estranei a ogni reato non potranno essere destinatari di provvedimenti di sequestro preventivo, qualora dimostrino di aver acquisito il credito d’imposta munendosi di documentazione che provi la bontà della detrazione.
Andrea Valsecchi