Di nuovo crisi Borse dopo la crisi di Crédit Suisse
Dopo il rialzo delle Borse americane ed europee di martedì in seguito al fallimento della Svb, una nuova tormenta si abbatte sui mercati finanziari. Credit Suisse rischia il crollo dopo la volontà di Saudi National Bank di non fornire ulteriore supporto finanziario. Il presidente della Snb spiega che non andrà sopra il 10% dell’istituto elvetico, mentre gli occhi sono puntati sulla Bce che oggi dovrebbe alzare i tassi. Piazza Affari affonda al -4,61%, mentre la Fed valuta regole più severe rispetto al caso Svb.
Il mercato finanziario europeo ha subito un crollo significativo a causa dei timori sulla tenuta del settore bancario, scatenati dalla notizia del possibile fallimento di Credit Suisse. Il principale azionista della banca, la Saudi National Bank, ha annunciato di non fornire ulteriore supporto finanziario in caso di ulteriori richieste di liquidità. Questa notizia ha portato il titolo di Credit Suisse a crollare del 23,62%, causando un effetto negativo sui titoli bancari europei, tra cui Unicredit, Fineco, Banco BPM, Intesa Sanpaolo, BPER e Mediobanca.
Le preoccupazioni sullo stato del settore bancario erano esplosee dai recenti fallimenti di Silicon Valley Bank e Signature Bank negli Stati Uniti, portando molti a ipotizzare a effetti su scala globale, tuttavia negli scorsi giorni le Borse europee avevano dimostrato una buona tenuta chiudendo al rialzo. Le preoccupazioni sono invece rimaste soprattutto rispetto alle borse statunitensi, con Wall Street che ha registrato un calo significativo già all’apertura della sessione. Gli investitori sembrano essere sempre più sensibili ai recenti avvenimenti portando nuovamente al calo dei mercati.
Gli effetti della crisi di Credit Suisse e dei fallimenti delle banche statunitensi si sono fatti sentire anche sui mercati obbligazionari. Il costo dell’assicurazione dei bond di Credit Suisse contro il default nel breve termine, misurato attraverso i credit default swap, ha raggiunto livelli che indicano una seria preoccupazione da parte degli investitori. Inoltre i rendimenti dei titoli di Stato sono in netto calo, in attesa della riunione della Bce che stabilirà il nuovo rialzo dei tassi.
Tra le Borse maggiormente colpite dal crollo, come quasi sempre, c’è Piazza Affari. Il Ftse Mib ha perso il 3,66%, con un forte impatto sui titoli bancari. La crisi di Credit Suisse ha avuto ovviamente un effetto negativo sulla maggior parte delle banche italiane, tra cui Unicredit, Fineco, Banco BPM, Intesa Sanpaolo, BPER e Mediobanca. Il presidente della Federazione Autonoma Bancari Italiani (Fabi), Lando Sileoni, ha dichiarato in proposito che il settore bancario italiano è uno dei più vulnerabili in Europa.
Pietro Broccanello