Novità sulle bollette a partire da aprile
Il nuovo decreto per calmierare le tariffe energetiche nel secondo trimestre 2023 è atteso oggi sul tavolo del Consiglio dei ministri. In vista c’è sostanzialmente la conferma di molte delle misure già in vigore, ma gli stanziamenti necessari saranno drasticamente ridotti grazie alla discesa del prezzo del gas rispetto ai mesi scorsi.
Il governo ha annunciato nuovi aiuti per calmierare le bollette dell’energia nel secondo trimestre dell’anno. Grazie al netto calodel prezzo del gas rispetto a quest’inverno, gli aiuti necessari saranno ridotti a 5 miliardi di euro rispetto ai 20 miliardi previsti nella scorsa legge di Bilancio precedente. Il decreto per le tariffe energetiche è atteso già oggi al Consiglio dei ministri e dovrebbe confermare gran parte delle misure già in vigore, con l’introduzione di alcune novità.
Per quanto riguarda il gas, l’Iva continuerà ad essere ridotta al 5% e gli oneri di sistema saranno azzerati, mentre per l’elettricità gli oneri saranno ripristinati, ma con una serie di sconti e benefici cheil Mef sta finendo di mettere a punto nei dettagli e che garantiranno comunque un calo. Parallelamente il bonus sociale sarà rinnovato in versione potenziata (senza tuttavia costi aggiuntivi per lo Stato), in modo da essere esteso alle famiglie con un Isee fino a 15.000 euro e comprendendo così una platea di circa 4,5 milioni di nuclei familiari.
I crediti di imposta per le imprese continueranno ad esistere, ma rimodulati in base all’andamento del gas. La vera novità arriverà però a partire da ottobre, in coincidenza con l’inizio della prossima stagione fredda e non più, come ipotizzato in un primo momento, a partire da luglio. È stato preannunciato infatti che dal 1° ottobre sarà introdotto un nuovo bonus “termico” destinato a tutte le famiglie senza limiti di reddito, per le quali il bonus sarà una sorta di compensazione che scatterà quando il prezzo del gas supererà una certa soglia. L’obiettivo è quello di incentivare eventuali risparmi, evitando però di dover necessariamenteeffettuare tagli sull’elettricità come quelli attuati nella scorsa stagione. Il costo del bonus sarà finanziato con i 5 miliardi di euro compresi nel finanziamento.
Continua inoltre il lavoro per definire tutti i dettagli del Superbonus. In quest’ambito la modifica del decreto sullo stop delle cessioni ha subìto una interruzione in attesa di una soluzione sulla questione, considerata più incombente, dei crediti incagliati. Sono passati al momento gli emendamenti che salvano caldaie e infissi (la cosiddetta “edilizia libera”) e gli sconti sulle barriere architettoniche, ma rimangono tuttavia ancora irrisolti proprio i nodi delle spese del 2022, su cui un’ipotesi di massima è stata in realtà identificata, e quello dei crediti che banche e assicurazioni non riescono più ad assorbire. Il ministro dell’economia Giancarlo Giorgetti ha assicurato che si impegnerà fino all’ultimo minuto per trovare una soluzione per i cosiddetti “esodati” del Superbonus nei prossimi giorni.
Giorgetti ha ribadito che “una nuova stagione di bonus al 110% per tutti non è all’orizzonte” e che per il futuro si parlerà solo di “un dosaggio mirato di percentuali di detrazioni” riservate ad alcune categorie, per le quali sconti e cessioni potranno essere garantiti a certe condizioni. L’opposizione non è rimasta troppo convinta da queste parole e il dibattito è ancora in corso.
Pietro Broccanello