Apple si vuole slegare dalla Cina
Apple ha aumentato la produzione di iPhone in India, triplicandola nell’ultimo anno fiscale e raggiungendo un valore di oltre 7 miliardi di dollari. La mossa fa parte degli sforzi dell’azienda per ridurre la dipendenza dalla produzione cinese e sfruttare gli incentivi offerti dal governo indiano. Così la società di Cupertino punta a diversificare la produzione di telefonini nel Paese: obiettivo 25% per il 2025.
Non è più un mistero la volontà di Apple di affrancarsi progressivamente dalla dipendenza cinese nella produzione della propria gamma di cellulari. La società statunitense ora produce quasi il 7% dei suoi iPhone in India, per un valore pari a più di 7 miliardi di dollari durante lo scorso anno fiscale, triplicando la produzione nell’arena degli smartphone in più rapida crescita al mondo.
L’espansione della produzione in India è stata possibile grazie alla collaborazione con partner come Foxconn Technology Group e Pegatron Corp. La crescita degli iPhone Apple prodotti in India è aumentata così dell’oltre 6% in più rispetto all’1% nel 2021.
La decisione di diversificare la catena di approvvigionamento è stata in parte motivata dai problemi logistici e dalle vulnerabilità emerse durante lo scorso anno presso il principale complesso produttivo di Foxconn a Zhengzhou, la cosiddetta “iPhone City”. Tali problemi hanno portato Apple a tagliare le stime di produzione e, conseguentemente, a volgersi verso altri lidi più sicuri e convenienti.
Inoltre il governo indiano, guidato dal primo ministro Narendra Modi, ha offerto una serie di incentivi per incrementare la produzione locale, al fine di accrescere una tendenza già in atto da diversi anni. Di conseguenza Apple ha esportato iPhone per un valore di 5 miliardi di dollari dalle fabbriche indiane nell’anno fiscale conclusosi a marzo 2023, un aumento di quasi quattro volte rispetto al periodo precedente.
Se l’espansione dei fornitori continua su questa traiettoria, Apple potrebbe produrre un quarto dei suoi iPhone in India entro il 2025, e la società potrebbe anche iniziare a produrre i prossimi modelli di iPhone contemporaneamente in India e Cina nell’autunno del 2023, segnando una prima volta in tal senso nella storia dell’azienda.
La società guidata da Tim Cook ha già spinto con successo i suoi fornitori Foxconn, Wistron Corp e Pegatron a espandersi in India. Attualmente, questi partner impiegano complessivamente circa 60mila lavoratori nel Paese e producono diversi modelli della gamma dei prodotti, che vanno dall’iPhone 11 all’ultimo iPhone 14.
La mossa ha posizionato Apple al centro delle ambizioni dell’India di diventare ulteriormente un hub centrale nella produzione di dispositivi elettronici e una seria alternativa alla Cina. La migrazione della produzione di iPhone rappresenta infatti un successo economico per l’India e potrebbe influenzare le decisioni anche di altri marchi statunitensi riguardo alla loro futura strategia produttiva.
Infine, per Apple l’India rappresenta evidentemente anche una fonte di crescita futura, e non solo a livello di produzione. L’azienda aprirà i suoi primi due negozi al dettaglio in India la prossima settimana a Mumbai e Nuova Delhi, con Tim Cook in persona che inaugurerà fisicamente i due negozi. È un forte segno della direzione a cui tende l’industria tecnologica, con la stessa Apple che ha già fatto pressioni sul governo indiano per modificare le leggi sul lavoro al fine di espandere ulteriormente la produzione locale e creare della mega–fabbriche. Il suo principale produttore a contratto, Foxconn, prevede di investire circa 700 milioni di dollari in uno stabilimento nel sud dell’India per produrre componenti per telefoni e, possibilmente, iPhone assemblati.
Pietro Broccanello