Torna il Bonus trasporti: per chi è previsto
È stato annunciato il ritorno del Bonus trasporti da 60 euro per chi ha il reddito inferiore o pari a 20 mila euro. La domanda vapresentata online sulla piattaforma bonustrasporti.lavoro.gov.it dove si può accedere solo con Spid o Carta di identità elettronica. Tutte le informazioni utili per fare richiesta e su chi può accedervi.
Come preannunciato, il bonus trasporti da 60 euro è stato ripristinato (dopo essere stato momentaneamente sospeso) ed è giàdisponibile a partire da ieri alle 8. Come prima l’incentivo è pensato per sostenere studenti, lavoratori, pensionati e cittadini con un reddito complessivo non superiore a 20 mila euro, per aiutare i beneficiari a coprire le spese di trasporto pubblico.
Grazie a un finanziamento di 100 milioni di euro predisposto dal governo, gli utenti potranno acquistare abbonamenti ai servizi di trasporto pubblico a un prezzo ridotto (in media di almeno qualche mensilità). Il bonus era stato introdotto inizialmente dal decreto Aiuti del 2022, poi rifinanziato e riproposto a gennaio di quest’anno dal Decreto carburanti.
Per richiedere il bonus trasporti è necessario presentare la domanda online sulla piattaforma apposita bonustrasporti.lavoro.gov.it e l‘accesso al sito è possibile solo mediante l’utilizzo di SPID o Carta di Identità Elettronica (CIE). Non è richiesto l’ISEE né una dichiarazione del reddito, ma è sufficiente autocertificare di avere un reddito inferiore a 20 milaeuro per l’anno 2022, spuntando una casella. In tal modo il requisito di reddito è più restrittivo rispetto all’anno scorso, quando il tetto massimo era fissato a 35 mila euro di reddito.
Il ministero del Lavoro ha spiegato che l‘accesso alla piattaforma è regolato da un sistema di coda automatico, dove per ogni accesso è possibile presentare una sola domanda, sia per sé stessi che per un figlio minore a carico. Per richiedere più volte il buono è necessario accedere nuovamente e inserire i codici fiscali dei diversi beneficiari. I figli maggiorenni, anche se a carico dei genitori, devono presentare una domanda autonomamente.
Inoltre al momento della richiesta è obbligatorio indicare il gestore del servizio di trasporto prescelto, di qualunque tipo di trasporto si tratti, mentre il buono è nominativo e può essere utilizzato per l’acquisto di un solo abbonamento annuale o mensile di trasporto pubblico locale, regionale, interregionale o di trasporto ferroviario nazionale. Sono esclusi dal Bonus i servizi di prima classe, executive, premium e simili.
Secondo quanto riportato dall’associazione dei consumatori Assoutenti, in Italia sono circa 5,4 milioni le persone che utilizzano i trasporti pubblici quotidianamente per recarsi a scuola o al lavoro. Il reinserimento del bonus trasporti, seppur a una soglia di reddito più bassa, rappresenta quindi un’importante misura di sostegno per una vasta fetta della popolazione, contribuendo a ridurre le spese legate ai trasporti e promuovendo l’uso del trasporto pubblico piuttosto che i mezzi privati.
Pietro Broccanello