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    Meta in ripresa tra intelligenza artificiale e metaverso

    Meta in ripresa tra intelligenza artificiale e metaverso
    Il colosso tecnologico dei social media (e ora, del metaverso e dell’IA), ha chiuso il primo trimestre dell’anno con risultati positivi, registrando un aumento del fatturato e un outlook migliore del previsto. Con ricavi per oltre 28 miliardi di dollari è il primo rialzo dopo quasi un anno, mentre i profitti sono in calo del 24% ma comunque superiori al previsto. Che sia un segnale di “uscita” dalla crisi che sta coinvolgendo tutta la Silicon Valley da tempo, è ancora presto per dirlo.
    Il gruppo di Mark Zuckerberg (che oltre a possedere Facebook negli anni ha acquisito anche Instagram, WhatsApp e altre società) ha chiuso il primo trimestre dell’anno con ricavi pari a 28,6 miliardi di dollari, in aumento del 3% rispetto alle previsioni degli analisti. Nonostante un calo del 24% nei profitti, i risultati sono superiori rispetto a quanto previsto, attestandosi a 5,71 miliardi di dollari. L’utile per azione è stato di 2,20 dollari, rispetto ai 2,03 dollari attesi, mentre il titolo Meta ha guadagnato oltre il 10% nel dopo mercato, con un rialzo del 74% dall’inizio dell’anno.
    Meta ha fornito una previsione per il secondo trimestre con stime di fatturato superiori alle aspettative del mercato, stimando un giro d’affari tra 29,5 e 32 miliardi di dollari. Sono segnali incoraggianti (almeno pare) di ripresa dalla grave crisi che sta investendo tutti i principali colossi tecnologici della Silicon Valley da oltre due anni, e che ha portato praticamente tutte le big-tech a dover effettuare ingenti tagli di personale negli ultimi mesi. Dopo aver annunciato poco fa la riduzione di oltre 20.000 posti di lavoro per ridurre i costi, Meta prevede spese totali tra gli 86 e i 90 miliardi di dollari per il 2023, compresi i costi di riorganizzazione tra 3 e 5 miliardi.
    Tra le varie componenti del mega-gruppo, il settore della raccolta pubblicitaria è tra quelli più cruciali per il business di Meta e ha registrato un totale di 28 miliardi di dollari, superando le previsioni di 26,8 miliardi. Gli utenti mensili attivi sono stati quasi 3 miliardi, mentre gli utenti quotidiani hanno superato i 2 miliardi. Anche le entrate medie per utente hanno superato le attese, attestandosi sui 9,6 dollari.
    Il CEO Mark Zuckerberg ha sottolineato l’importanza dell’intelligenza artificiale nel successo dell’azienda, affermando che il lavoro (pioneristico in questi ambiti) di Meta sta ottenendorisultati positivi in tutte le app e nel business, sfruttando la straordinaria ondata d’interesse che tali innovazioni hanno avuto da alcuni mesi a questa parte. Una parziale “consolazione” dopo la cantonata subìta invece dopo gli iniziali investimenti stratosferici sul metaverso, su cui Meta è stata tra i primi in assoluto a puntare, e che finora non ha ottenuto neanche lontanamente i ritornipreannunciati.
    La divisione Reality Lab, infatti, cuore della scommessa di Meta sul metaverso interattivo, ha registrato perdite significative, con un passivo di 3,99 miliardi nel solo ultimo trimestre, e si prevede che le perdite operative continueranno ad aumentare nel 2023.
    Il bilancio complessivo sembra però aver finalmente ritrovato la strada giusta dopo quasi un anno in negativo, e i risultati positivi di Meta seguono quelli dei suoi competitor Alphabet e Microsoft, anch’esse forti di risultati trimestrali migliori delle attese. Va aggiunto però che le performance di queste aziende ha risentito pesantemente dell’indebolimento dell’economia, che ha danneggiato le entrate pubblicitarie di Alphabet e i servizi cloud e i software di Microsoft.
    Se di segnali di ripresa si può parlare, quindi, lo si può fare molto cautamente, soprattutto considerando che il mercato tecnologico si farà via via sempre più fluido e incerto, avventurandosi verso territori ignoti dove le più grandi opportunità possono tramutarsi ben presto nei più grandi rischi.
    Pietro Broccanello

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