Moody’s promuove Mps e getta le basi per un rialzo del rating
La recente decisione dell’agenzia Moody’s di promuovere Banca Monte Paschi di Siena migliora l’outlook ma preannuncia che il raggiungimento degli obiettivi del piano potrebbe portare a un upgrade di oltre un notch dei rating della banca. La modifica dell’outlook si basa sull’attesa che il miglioramento del profilo creditizio della Banca se confermato nei prossimi 12-18 mesi potrebbe portare a un upgrade del rating Baseline Credit Assessment (BCA).
L’agenzia Moody’s Investors Service ha preso la decisione di migliorare l’outlook su long-term deposit e senior unsecured debt rating di Banca Monte Paschi Siena da stabile a positivo, decisione che indica che ci sono prospettive di miglioramento per l’istituto di credito italiano. L’agenzia di rating ha anche sottolineato che se Mps raggiungerà gli obiettivi del suo piano aziendale, e potrebbe beneficiare di un ulteriore upgrade dei suoi rating di oltre un notch.
La modifica dell’outlook positivo riflette l’aspettativa di Moody’s che il profilo creditizio di Mps migliorerà nel prossimo anno e mezzo. In particolare, l’agenzia si aspetta una maggiore e sostenibile redditività per la banca, così come una migliore capacità di accesso al mercato obbligazionario. L’emissione di obbligazioni prevista per soddisfare i requisiti MREL (Minimum Requirement for Eligible Liabilities) contribuirà inoltre a rafforzare la posizione di liquidità di Mps.
Un fattore chiave che ha influenzato l’outlook positivo è l’implementazione del piano aziendale in corso da parte di Mps. Il recente aumento di capitale da 2,5 miliardi di euro ha dato slancio al piano, e Moody’s ritiene che continuerà a produrre risultati positivi. Se Mps raggiungerà gli obiettivi stabiliti nel periodo considerato, l’agenzia di rating potrebbe effettuare un ulteriore upgrade del rating Baseline Credit Assessment (BCA) della banca.
Le prospettive positive di Mps hanno anche ricevuto impulso dalle recenti dichiarazioni dell’Amministratore Delegato Luigi Lovaglio, che ha sostenuto la candidatura di Siena per l’edificazione del terzo polo bancario italiano e ha confermato i progressi di Mps nel migliorare la redditività.
Queste dichiarazioni hanno stimolato l’interesse degli investitori e il titolo di Mps è salito in borsa nonostante la generale tendenza al ribasso del mercato azionario. Lovaglio ha anche elogiato i risultati positivi del primo trimestre di Mps, caratterizzati da un utile di 220 milioni di euro, ottenuti grazie alla riduzione dei costi e alla spinta dei tassi.
Tuttavia, non tutti gli attori del settore bancario italiano sembrano essere interessati a fusioni o acquisizioni con Mps. Banco Bpm, ad esempio, considerato fino ad ora il candidato ideale per un possibile accordo con Mps, ha ribadito di non essere interessato a tali operazioni. La banca ha evidenziato che Mps deve ancora riconquistare completamente la fiducia degli investitori a causa delle consistenti perdite accumulate nel corso dell’ultimo decennio e delle richieste di risarcimento per un totale di 4,1 miliardi di euro.
Banco Bpm ha espresso fiducia nella sua strategia “stand alone” e nella capacità di creare valore per i propri azionisti in modo indipendente.
Pietro Broccanello