Volkswagen si riorganizza per competere nel mercato dei veicoli elettrici
Volkswagen ha deciso di avviare una massiccia ristrutturazione per rispondere alle sfide poste dal mercato dei veicoli elettrici, in particolare dalla crescente concorrenza cinese. Uno dei dirigenti del gruppo ha definito questa ristrutturazione “la più grande degli ultimi decenni”. Il consiglio di sorveglianza ha discusso i piani di riorganizzazione martedì, mentre il CEO Oliver Blume dovrebbe presentare i dettagli agli investitori durante il Capital Markets Day del prossimo 21 giugno.
Il CEO del brand Volkswagen Thomas Schäfer ha segnalato recentemente la necessità di un aumento della solidità economica e di un margine operativo più elevato, attualmente al 3%, necessari al colosso automobilistico per restare al passo coi tempi, soprattutto rispetto alle rapide evoluzioni del mondo dell’elettrico.
L’obiettivo è raggiungere un margine operativo del 6,5-8% attraverso l’efficienza e le sinergie tra i marchi del gruppo, come Skoda, Cupra e Seat, per finanziare la costosa transizione verso l’elettrico. A tal proposito Volkswagen punta a generare utili aggiuntivi di 3 miliardi di euro all’anno per i marchi di volume.
Già nel marzo 2021 il gruppo aveva annunciato un piano di investimenti quinquennale fino al 2027, con una spesa totale di 180 miliardi di euro, di cui oltre due terzi (pari a circa 122 miliardi) destinati alla digitalizzazione e all’elettrificazione. Tuttavia sembra che questi sforzi non siano ancora sufficienti per competere sul mercato di veicoli elettrici, soprattutto rispetto alla concorrenza dei produttori cinesi.
Nell’ambito del piano di ristrutturazione, Volkswagen prevede di riunire la produzione di più marchi nel suo stabilimento storico di Wolfsburg, con una capacità ridotta a 600.000 unità. Non si prevedono tagli occupazionali, sebbene sia stato annunciato unpossibile un programma di pensionamento anticipato.
Il marchio premium Audi avrà un ruolo fondamentale nella competizione con altre case automobilistiche di lusso come BMW. Il CEO di Audi, Markus Duesmann, ha dichiarato di volersi concentrare su una piattaforma di veicoli per auto di fascia media e su una maggiore integrazione con il resto del gruppo.
Gli analisti di Bernstein e Stifel esprimono però dubbi sulla capacità del gruppo di risolvere a breve termine le sfide poste dalla concorrenza, e Bernstein ritiene che non ci siano prove che Volkswagen abbia il software o le piattaforme necessarie per competere con il livello tecnologico dei produttori cinesi di veicoli elettrici. Inoltre, un’ulteriore IPO sul modello Porsche potrebbe non essere sufficiente.
Nonostante i timori diffusi, gli analisti ritengono che un piano di ristrutturazione incentrato sui costi potrebbe essere apprezzato dal mercato. Le azioni ordinarie di Volkswagen hanno perso il 13% del valore da marzo, ma il bilancio dell’anno rimane sostanzialmente invariato e lascia sperare per il futuro.
Pietro Broccanello