Laboratorio Società e Salute incontra Guido Bertolaso
Nato dall’esperienza decennale del Comitato MI’mpegno, è un laboratorio di idee e progetti cui collaborano volontariamente professionisti della Sanità, Terzo Settore, Associazionismo, mondo giuridico, economico e della comunicazione.
Dall’esperienza decennale del Comitato MI’mpegno è nato il Laboratorio Società e Salute (www.mimpegno.com/sanita), un laboratorio di idee e progetti cui collaborano volontariamente numerosi professionisti della Sanità, del Terzo Settore e dell’Associazionismo, del mondo giuridico, economico e della comunicazione che ha visto, negli anni, elaborare progetti, convegni tematici aperti al pubblico, iniziative di aiuto gratuite e libere.
Tale attività si è recentemente intensificata coinvolgendo altri esperti nei vari campi della sanità con lo scopo di portare il proprio know-how per aiutare la medicina di prossimità territoriale verso il punto focale della riforma sanitaria. Un servizio disinteressato del lavoro preparatorio a fare sì che la salute dei cittadini sia sempre la primaria esigenza della polis.
Il 15 giugno scorso doveva essere un incontro informale, una cena conviviale e invece oltre quaranta persone, professionisti della Sanità e della Società Civile, Presidenti di Ordini professionali e Direttore Sanitari hanno avuto modo di dimostrare all’Assessore al Welfare, Guido Bertolaso, che insieme si può pensare al futuro della Lombardia.
Interventi di sintesi, che avranno sviluppi con incontri specifici ed eventi in programmazione, in dialogo con Bertolaso attento ad accogliere proposte e richieste per garantire ai cittadini lombardi il diritto alla salute costituzionalmente protetto.
Il Laboratorio Società e Salute, pur rilevando diverse criticità da migliorare, non vuole giudicare o promuovere iniziative “contro” ma sviluppare idee che aiutino e supportino i già tanti “lavori in corso” per migliorare la Sanità e il Welfare lombardo. Una politica del FARE che dia un concreto aiuto a tutti.
Tanti i temi affrontati, tra cui pronto soccorso, pazienti fragili sia acuti sia cronici, liste di attesa, risorse da investire specificandone le priorità in “disagio giovanile” e “solitudini”, medicina di genere. Qualità delle cure ma anche servizi, importanza di sistemi tecnologi univoci, ruoli dei medici di medicina generale e integrazione tra le varie professionalità sanitarie, ivi comprese le Associazioni e il Terzo Settore. Ed anche di capitale umano, come investire affinché i giovani non scappino all’estero, sistemi di premialità e, soprattutto, sburocratizzazione. Progetti di “prossimità sanitaria” su cui prevale il coinvolgimento di tutti, anche del Laboratorio Società e Salute.