Il Consiglio dei Ministri ha approvato la bozza del nuovo ddl che interverrà sul codice della strada. Le novità sono quelle annunciate dal Ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini, e andranno a normare le nuove disposizioni in materia di circolazione dei monopattini elettrici, che oggi sono circa 45,9 milioni, in condivisione sulle strade italiane.
Le novità riguardano la circolazione solo in aree consentite, l’obbligo di targa, assicurazione e del casco.
A destare maggiori perplessità sono proprio le nuove incombenze burocratiche, che andranno ad incidere su tutti i fruitori di uno dei mezzi di mobilità sostenibile più free che esiste, fino ad oggi, quanto a oneri necessari per l’utilizzo. La copertura assicurativa per la responsabilità civile verso i terzi sarà infatti obbligatoria, e rischierà di disincentivarne la diffusione, soprattutto nelle modalità sharing, smart e rapide finora esistenti nelle grandi città. Stessa sorte per l’obbligo di contrassegno, la targa plastificata e non rimovibile che desterà certamente non pochi capogiri verso chi dovrà imbattersi nell’ennesimo adempimento burocratico all’italiana, un must nei rapporti con la pubblica amministrazione.
I monopattini potranno circolare solo su strade urbane, con un limite di velocità non superiore a 50 km/h, ma in ogni caso sarà obbligatorio il caso per tutti i conducenti. Fino ad oggi, l’onere gravava solo su conducenti minorenni, anche se in alcune zone d’Italia era stato esteso l’obbligo a tutti. Emblematico è stato infatti il caso di Firenze, dove nel 2021 il Comune aveva disposto l’obbligo senza limiti d’età, salvo essere costretto a fare marcia indietro, annullando la delibera per via di un provvedimento del Tar, che aveva accolto il ricorso di un’azienda di sharing. La motivazione della sentenza riguardava infatti “la non competenza normativa” del Comune in materia di sicurezza stradale e codice della strada.
Stop anche alle degradanti scene di decine di monopattini accatastati sui marciapiedi, quasi come fossero pronti per un falò: le nuove disposizioni prevedono il divieto di sosta sui marciapiedi, salvo la possibilità dei comuni di individuare aree di sosta riservate, anche sopra il marciapiede stesso, ma pur sempre delimitate, con maggior ordine e decoro.
Ultima, ma non per importanza, la novità che riguarda la cosiddetta micromobilità elettrica delle grandi città: spetterà alla deliberazione della Giunta comunale per l’attivazione del servizio di noleggio dei monopattini prevedere «l’obbligo, per il gestore del servizio medesimo, di installare sistemi automatici che impediscano il funzionamento dei medesimi al di fuori delle aree della città in cui ne è consentita la circolazione». Le scene di monopattini elettrici impegnati in tangenziale, resterà presto solo un triste ricordo del passato.
Andrea Valsecchi