Elezioni Grecia: trionfo Mitsotakis, Tsipras sconfitto
Le elezioni greche riportano una schiacciante vittoria per il centrodestra e Mitsotakis con il 40,5% dei voti e 158 seggi. Dopo l’esito delle votazioni il leader neoeletto ha annunciato la volontà di governare da soli, senza bisogno di formare una coalizione. Pesante sconfitta per Tsipras e la sinistra, che raccoglie appena il 17,8% dei voti. Crescono le preoccupazioni legate al consolidamento sempre maggiore dei partiti di ultradestra.
Le elezioni in Grecia si sono concluse con una vittoria schiacciante per il leader del centrodestra, Kiriakos Mitsotakis, che ha ottenuto il 40,5% dei voti e una maggioranza di 158 seggi nel Parlamento di Atene. Grazie alla nuova legge elettorale, introdotta dopo il voto di maggio, Mitsotakis ha annunciato di poter formare un governo monocolore, senza coalizioni. Nel frattempo la sinistra ha subìto una sconfitta pesante, con l’ex primo ministro Alexis Tsipras che ha ottenuto solo il 17,8% dei voti.
Mitsotakis ha celebrato la vittoria insieme alla sua famiglia e ai militanti di Nea Demokratia, e durante il suo discorso ha ribadito di avere ricevuto un “mandato pieno” per formare un governo autonomo e senza coalizione. Tuttavia, l’affluenza alle urne è stata del 46,7%, significativamente più bassa rispetto a maggio, quando era del 60%.
Tsipras, dall’altra parte, non ha nascosto la sua delusione per la sconfitta. Parlando ai militanti di Syriza, ha ammesso che una fase storica si è chiusa per il partito e ha annunciato di voler rimettere al partito il giudizio sulla sua posizione. Intanto le dimissioni del leader di sinistra restano in sospeso, in attesa della valutazione del partito.
Ma oltre ai risultati meramente numerici, è emerso un dato preoccupante per quanto riguarda la competizione elettorale, coincidente con la crescita esponenziale dei partiti di ultradestra. Tre partiti, considerati da molti come “fascisti”, hanno ottenuto risultati significativi superando tutte le aspettative precedenti. “Soluzione greca”, un partito sovranista, ha ottenuto il 4% dei voti e 12 seggi, mentre gli ultraortodossi di “Nike” hanno guadagnato il 4% e 10 seggi. Infine, gli “Spartani”, eredi del partito di estrema destra Alba Dorata, hanno ottenuto il 4% e 13 seggi.
È innegabile che tali partiti abbiano sfruttato l’insoddisfazione della popolazione nei confronti della situazione economica e sociale del paese, cercando di guadagnare consensi tra i greci “del popolo” che non hanno più nulla. Nei giorni precedenti le elezioni,infatti, i militanti degli “Spartani” hanno distribuito prodotti di prima necessità, come saponette, shampoo e pacchi di pasta, nei supermercati, riscuotendo un grande successo popolare.
La vittoria di Mitsotakis e la sconfitta di Tsipras segnano sicuramente una nuova fase nella politica greca, con il centrodestra che torna al potere e la sinistra che si ritrova a dover riflettere sul suo futuro. Allo stesso tempo, come detto, la crescita dei partiti di ultradestra rappresenta una preoccupante tendenza che merita sempre più attenzione.
Pietro Broccanello