Trasporti, inaugurate le due nuove fermate della M4: da Linate a San Babila in 12 minuti
Raggiungere il Duomo direttamente dal city airport milanese è realtà. Sala: “Fatto epocale. Entro la fine del 2024 il completamento della tratta”. E già si pensa al futuro con la realizzazione dei prolungamenti delle metro già esistenti e della M6. Giubilo ma con riserva, protestano i residenti dell’area interessata dalla M4 per i tagli alle corse della linea di superficie 73 nell’ambito della riorganizzazione stabilita da ATM. Domani sciopero dei mezzi.
Basteranno solo 12 minuti per collegare il centro di Milano all’aeroporto di Linate grazie all’apertura delle due nuove stazioni della linea metropolitana M4. L’inaugurazione ufficiale delle fermate “Tricolore” e “San Babila” completa parzialmente la tratta della metro blu, aperta lo scorso novembre 2022 con le prime sei stazioni attive da Linate a piazzale Dateo, che entro la fine del prossimo anno concluderà il percorso con la graduale apertura delle restanti fermate fino al capolinea ovest San Cristoforo.
Dal 4 luglio raggiungere il Duomo direttamente dal city airport milanese, recentemente premiato come miglior aeroporto europeo tra quelli fino ai 10mila passeggeri annuali, non è più solo un sogno: “Linate allunga la sua pista a San Babila – commenta il sindaco milanese Beppe Sala -. In meno di 15 minuti la nuova M4 porta i milanesi e i visitatori dal centro ai collegamenti nazionali ed internazionali di Milano ed è un fatto epocale per la nostra città, per la sua internazionalizzazione, per lo sviluppo di quel sistema di trasporti pubblici che ci assicura una serie di fondamentali benefici in termini di decongestione del traffico, di miglioramento ambientale, di ricucitura della città in tutte le sue componenti”. Un collegamento simbolicamente rappresentato dall’installazione di un aereo gonfiabile posizionato proprio nel cuore di piazza San Babila, per l’occasione riaperta al pubblico completamente rifatta e pedonalizzata in continuità con corso Vittorio Emanuele, dove si è svolta la cerimonia di inaugurazione alla presenza delle istituzioni e dei vertici di Webuild, società capofila del consorzio impegnato nella costruzione della M4.
Il sindaco Sala ha assicurato che entro il 2024 la tratta sarà completata con tutte le 21 stazioni previste fino a San Cristoforo, per un totale di 15 km di estensione. La prossima tappa, secondo il cronoprogramma, sarà la realizzazione della fermata di Sforza-Policlinico dove è previsto l’interscambio con la linea gialla M3 Missori. Ma non è tutto, nelle intenzioni del primo cittadino rientrano anche la realizzazione dei prolungamenti delle metro esistenti, verso Monza e Baggio, e la M6, il cui percorso sarebbe già allo studio dei tecnici: “La visione è chiara – ha detto -: aumentare l’efficacia di un servizio sotterraneo che collega Milano e il suo hinterland e viceversa e ridurre il traffico di superficie liberando la città e riducendo l’inquinamento”. Secondo le stime di Hitachi Rail, socio del consorzio M4 Spa, solo il collegamento tra Linate e San Babila permetterebbe un risparmio annuo di oltre 4 milioni di tragitti veicolari che corrispondono alla riduzione di 10.300 tonnellate di anidride carbonica. In linea con l’obiettivo di ridurre il trasporto di superficie, a partire dal giorno seguente l’inaugurazione delle due nuove fermate della M4, Atm ha previsto una riorganizzazione di alcune linee di autobus che altrimenti si sovrapporrebbero alla tratta coperta dalla metropolitana. Tra queste la storica 73 che da sempre ha collegato Linate con San Babila, i cui tagli alle corse sono finiti al centro delle proteste che molti residenti milanesi delle aree interessate hanno portato lunedì scorso sotto le finestre di Palazzo Marino. Con la riorganizzazione, infatti, la 73 d’ora in poi sarà attiva soltanto nella tratta extraurbana tra l’aeroporto milanese e San Felicino, escludendo l’asse tra viale Corsica e corso XXII Marzo che rimarrà coperto solo dal tram 27.
Calato il sipario sull’inaugurazione della nuova tratta della M4, simbolo di sostenibilità ed efficienza del trasporto pubblico milanese, si torna alla normalità con l’annunciato sciopero dei mezzi previsto per domani, venerdì 7 luglio, indetto dal sindacato Confail Faisa a livello nazionale. “A Milano – si legge sul sito di ATM – lo sciopero potrebbe avere conseguenze sulle nostre linee dalle 8:45 alle 15 e dopo le 18”. Tra i motivi che faranno incrociare le braccia ai lavoratori le rivendicazioni salariali e, in generale, le “tematiche che richiedono urgente e necessaria attenzione”. Situazione che si ripresenterà anche la prossima settimana nella giornata di giovedì 13 luglio, quando saranno i treni a fermarsi per 24 ore. Disagi tutto sommato tollerabili se paragonati a quelli che hanno interessato i passeggeri del tram ATM della linea 15, protagonista di un deragliamento all’altezza di piazza Abbiategrasso lo scorso lunedì. Il sinistro si è verificato attorno alle 15:30 quando il mezzo di superficie, per cause ancora in fase di accertamento, è uscito dai binari finendo rovinosamente la sua corsa contro un albero. Sei le persone rimaste lievemente contuse nell’incidente, tra cui il macchinista, accompagnate nei vicini ospedali per i necessari accertamenti.
Micol Mulè