F-16 a Kiev, Lavrov minaccia: saranno considerati una minaccia nella sfera nucleare
Dopo il vertice Nato e la decisione di Washington di consegnare bombe a grappolo a Kiev, Mosca è tornata all’attacco sui caccia F-16. Stati Uniti, Gran Bretagna e altri Paesi sostenitori dell’Ucraina hanno riconosciuto l’importanza di questi jet per la resistenza e la controffensiva ucraina: l’addestramento dei piloti ucraini sarebbe già in corso e il Cremlino ha deciso di alzare i toni. In una intervista al quotidiano Lente.ru, il ministro degli Esteri della Russia, Sergei Lavrov, ha dichiarato che la consegna di caccia statunitensi F-16 a Kiev verrà considerata da Mosca come una minaccia nella sfera nucleare in quanto la Russia “non può ignorare la capacità di questi aerei di trasportare armi nucleari”.
Lavrov ha sottolineato come le mosse di Washington e Nato stanno creando il rischio di uno scontro armato diretto con la Russia: un’eventualità che avrebbe conseguenze catastrofiche. “Nel corso delle ostilità, i nostri militari non decideranno se ogni velivolo specifico del tipo precisato sia equipaggiato o meno per la consegna di armi nucleari. Il fatto stesso della comparsa di tali sistemi nelle forze armate ucraine sarà da noi considerato una minaccia dall’Occidente nella sfera nucleare”, ha spiegato il capo della diplomazia russa. Mosca, dunque, è pronta a ricorrere all’extrema ratio, cioè l’uso di armi nucleari in Ucraina? Da diplomatico con decenni di esperienza sulle spalle, Lavrov è stato evasivo, ricordando semplicemente che la dottrina militare del suo Paese definisce chiaramente quali sono gli scenari per l’uso di tali armi.
Nel frattempo, i soldati di Kiev avanzano sul campo. Secondo il think thank americano Institute for the Study of War, in cinque settimane le truppe ucraine hanno riconquistato quasi la stessa porzione di territorio occupato dalla Russia in sei mesi. Dal 4 giugno sarebbero stati liberati circa 253 chilometri quadrati di territorio. Lo Stato maggiore ucraino ha dichiarato che, nell’ultima settimana, le forze di Kiev hanno liberato quattro chilometri quadrati in direzione di Bakhmut, conquistata prima dell’estate dai mercenari della Wagner.