Manovra, le garanzie del Governo
Il fatto che dopo ben dodici anni l’Italia torni ad avere un governo politicamente legittimato dalla volontà popolare e con una solida maggioranza parlamentare, deve ritenersi un’argomentazione di per sé sufficiente a tranquillizzare gli investitori internazionali. Proprio su queste basi, infatti, i responsabili del Tesoro hanno disegnato un Documento di Economia e finanza in piena armonia con le regole di bilancio europee, certi che fra poco meno di cinque anni, salvo sorprese, sarà sempre questa maggioranza ad attuarle.
Le misure da attuare
Fra le migliaia di proposte avanzate in queste ore dai partiti vi è senz’altro la volontà della premier Giorgia Meloni di mettere mano al sistema della sanità, una priorità accanto al taglio del prelievo in busta sui redditi medio-bassi.
Per fine settembre è attesa la nota di aggiornamento del Def, e il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti sembra deciso a confermare gli obiettivi: deficit pubblico in calo al 4,5% del prodotto lordo quest’anno, al 3,7% il prossimo e al 3% nel 2025; debito in calo (lentissimo) al 140% nel 2026.
I dati lasciano trasparire che, proprio grazie alle nuove regole europee il governo ha potuto spostare sugli ultimi anni i 90 miliardi di deficit che invece erano stati previsti dal governo Draghi per i prossimi anni. E così l’Esecutivo del Centrodestra potrà contare su 90 miliardi il governo ha potuto spostare sugli ultimi anni 90 miliardi di deficit che invece erano stati previsti dal governo Draghi per i prossimi anni di maggiori spese o minori entrate in più per i prossimi anni.
I prossimi mesi
L’avvenire comunque resta concitato e la partita è tutt’altro che in discesa fra le nuove regole di bilancio europee, la ratifica attesa del Mes, il rischio evidente di una recessione, l’avvicinarsi delle campagna per le europee. Ma non solo. Con il ritiro progressivo della Banca centrale europea dai mercati, l’aumento netto dei titoli di debito su cui il Tesoro deve trovare compratori sui mercati sarà attorno ai 120 miliardi quest’anno e ai 130 il prossimo. Il massimo da quando c’è l’euro.
Andrea Valsecchi