Privatizzazioni, il Governo prepara nuove misure
Il Governo si prepara alla privatizzazione di ulteriori aziende, mantenendo il controllo delle partecipate strategiche. L’ipotesi riguarda ferrovie e Mps, ma per Giorgetti in ballo c’è anche la partita Tim. L’operazione permetterebbe di incamerare nuove risorse, così da garantire le finanze necessarie per la manovra 2024 sulla quale l’Esecutivo sta già lavorando.
Le ipotesi
Sul tavolo c’è prima di tutto la questione di Monte dei Paschi di Siena, la banca salvata dallo Stato nel 2017, per la quale si prevede una dismissione di circa il 64% delle quote pubbliche oggi detenute, così da recuperare circa due miliardi entro il prossimo anno.
L’intesa con Lufthansa per la vendita del 41% di Ita Airways, invece, è al vaglio delle autorità europee, e potrebbe portare a un corrispettivo di oltre 300 milioni.
Fra le ipotesi, si valuta poi quello della parziale vendita delle Ferrovie dello Stato, già sul piatto della bilancia dal 2015, ma mai concretizzata.
Sono parecchie le altre società a trazione statale che potrebbero rappresentare un importante fattore di cassa, come Poste italiane, già parzialmente privatizzate sette anni fa, così come Enel, Eni e Leonardo, rientrate nella medesima maxi operazione di privatizzazione. La parziale dismissione di quote pubbliche potrebbe certamente portare a ricavi importanti, ma comunque inferiori rispetto alle prime scelte che Meloni e Giorgetti stanno valutando in queste ore.
Non è invece all’ordine del giorno, ha detto Giorgia Meloni, la privatizzazione dei porti che piace a Forza Italia.
Andrea Valsecchi