Bonus, la sfida del Governo
Con l’arrivo dell’autunno si avvicinano le scadenze dei principali bonus oggi in vigore, dal bonus carburanti a quello relativo alle bollette. Ed il Governo si appresta ad un provvedimento ad hoc per il rinnovo dei sostegni agli automobilisti nella corsa ai rincari dei carburanti, e per l’aiuto ai redditi più bassi. Sullo sfondo c’è poi la manovra, che completerà un autunno di fuoco per palazzo Chigi.
Entro fine mese, infatti, il Governo dovrà stilare il documento di definizione relativo alle reali risorse disponibili, la guida per l’approvazione della legge di bilancio, da deliberare entro fine anno.
Caro bollette
A fine settembre scadrà infatti il bonus per il sostegno al caro bollette, ma già a luglio il ministro dell’Ambiente Gilberto Pichetto Fratin aveva rassicurato: «Stiamo valutando il da farsi». Entro fine mese è quindi previsto un decreto ad hoc, da approvare velocemente in Consiglio dei Ministri, visto l’assenso unanime della maggioranza. Proprio il provvedimento dovrebbe contenere il nuovo bonus, destinato a tutte le famiglie senza limiti di reddito, annunciato a marzo.
Rincari carburanti
Ma in cima alle emergenze c’è l’aumento dei prezzi della benzina, e anche su questo versante, Palazzo Chigi sarebbe intenzionato a mantenere lo schema del bonus, pensato soprattutto per i redditi più bassi. La linea individuata potrebbe prendere un’accelerazione proprio in una delle prossime riunioni.
Superbonus
In questi giorni, poi, hanno fatto rumore le parole di Giuseppe Conte, leader del M5S, rispetto al nodo superbonus, con la dura replica del ministro Giorgetti.
L’incentivo, infatti, pesa sui conti pubblici e che non smette di creare situazioni di difficoltà per famiglie e imprese. L’idea è che questa agevolazione diventi uno strumento per «tutelare chi i lavori non se li potrebbe permettere, non chi se li può permettere e magari così non li paga», ha messo in chiaro il sottosegretario all’Economia Federico Freni.
L’idea del Governo, infatti, è quella di riaprire cessioni e sconto in fattura ma solo per i redditi più bassi. Una strada che però presenterebbe qualche difficoltà, osserva Freni: «Se il credito del superbonus fosse cedibile solo da chi ha redditi bassi il problema sarebbe risolto, solo che poi abbiamo dei vincoli anche costituzionali».
Andrea Valsecchi