La Polonia ha deciso di non inviare più armi all’Ucraina
L’annuncio è arrivato questa settimana direttamente dal premier polacco, Mateusz Morawiecki, ed è un duro colpo dal momento che la Polonia fin dall’inizio della guerra si è dimostrata uno dei principali sostenitori della resistenza ucraina. Morawiecki ha dichiarato che Varsavia non manderà più armi al vicino aggredito da Mosca “perché ora stiamo armando la Polonia con armi più moderne”. Il governo polacco ha poi specificato che future forniture di strumenti militari rimangono sul tavolo ma per il momento invierà unicamente materiale bellico facente parte di accordi siglati in precedenza.
La decisione di Morawiecki, in realtà, è stata presa a seguito delle recenti tensioni in merito alla scelta del governo polacco di vietare la vendita di grano ucraino sul proprio territorio. Mosca, infatti, ha deciso di ritirarsi dall’accordo per il trasporto di grando prodotto in Ucraina tramite il Mar Nero e continua a bombardare le infrastrutture ucraine per rendere difficoltoso anche il trasporto tramite il fiume Danubio. Gli ucraini, quindi, sono stati costretti a ricorrere al trasporto via terra, più costoso e inefficiente di quello via mare, sfruttando le vie di transito dei Paesi circostanti, Polonia compresa.
Gli agricoltori dei Paesi dell’Europa centrale coinvolti in questa strategia hanno espresso timori che l’immissione di grandi quantità di grano ucraino finisse per distorcere le regolari dinamiche di mercato, facendo crollare il prezzo di alcuni prodotti. Bruxelles, quindi, è intervenuta e negli scorsi mesi ha istituito un divieto di vendita dei cereali di Kiev in alcuni Paesi, Polonia compresa. Il divieto era temporaneo ed è scaduto a metà settembre, tuttavia, la Polonia (assieme a Ungheria e Slovacchia) ha deciso di prolungarlo, pur non avendo l’autorizzazione della Commissione Ue, motivo per cui oggi i prodotti cerealicoli ucraini possono solo transitare ma non essere venduti sul territorio polacco.
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha colto l’occasione per una stilettata indirizzata al governo di Varsavia. Durante il suo discorso all’Assemblea Generale dell’Onu di questa settimana, Zelensky ha parlato di “finta solidarietà” da parte di alcuni Paesi sul fronte dell’export di grano. Dopo queste parole, il governo polacco ha convocato l’ambasciatore ucraino per lamentarsi ufficialmente. Alcuni osservatori temono che lo stop all’invio di armi possa rappresentare la prima seria crepa nel sostegno occidentale a Kiev, anche se diversi analisti leggono la decisione di Morawiecki come una mossa elettorale per riconquistare voti in vista delle elezioni parlamentari del prossimo 15 ottobre.