Perché sta arrivando un nuovo vaccino anti-Covid e a chi spetta
Al via a partire da ottobre il nuovo ciclo di vaccinazioni contro il Covid-19, per immunizzare le persone (soprattutto delle categorie più fragili) contro la nuova variante del virus, la sottovariante di Omicron chiamata “Kraken” e che ha avuto una larga diffusione a partire dagli scorsi mesi, prima in America e poi in Europa. In questi giorni sono state indicate le modalità e le categorie con priorità di vaccinazione ed è già iniziata la somministrazione in alcune regioni.
È già arrivato in questi giorni il primo stock di vaccini per contrastare la nuova variante del Covid-19, denominata XBB.1.5 o anche più semplicemente “Kraken”. Dopo le tre o quattro dosi di vaccino somministrate alla maggior parte delle persone e rispetto a cui si iniziava a pensare di essere ormai in buona parte “immunizzati” nei confronti dall’epidemia, l’aumento dei casi registrato nelle ultime settimane ha portato alla luce la nuova (ennesima) variante del virus destando di nuovo alcune preoccupazioni. Fortunatamente il nuovo vaccino “aggiornato” è già in circolazione e a partire da giovedì 28 settembre sono iniziate le somministrazioni, cominciando come sempre da certe categorie di cittadini.
La sottovariante Omicron chiamata XBB.1.5 è stata rilevata per la prima volta nell’ottobre 2022 e ha suscitato preoccupazione negli Stati Uniti fin dai primi mesi del 2023. Successivamente si è diffusa anche in Europa, espandendosi a macchia d’olio e venendo identificata in circa 25 Paesi.
A differenza delle dosi precedenti, la somministrazione del nuovo vaccino non è obbligatoria, ma sarà disponibile per coloro che ne faranno richiesta. Secondo le indicazioni ministeriali, inoltre, è consigliata la somministrazione del vaccino aggiornato a tutte le persone di età pari o superiore ai 60 anni.
Oltre alle persone anziane potranno ricevere il vaccino anche gli ospiti delle strutture per lungodegenti, gli operatori sanitari e sociosanitari, le donne in qualsiasi trimestre di gravidanza, nel periodo post-partum o durante l’allattamento, gli studenti di medicina e delle professioni sanitarie che effettuano tirocini in strutture assistenziali. Infine, tutte le persone con età compresa tra i 6 mesi e i 59 anni che presentano patologie o condizioni che aumentano il rischio di sviluppare una forma grave di Covid-19 potranno ricevere la dose del nuovo vaccino.
Anche in questo caso, la decisione di raccomandare la vaccinazione innanzitutto a gruppi specifici si basa sull’analisi dei dati precedenti e sull’esperienza accumulata nella gestione della pandemia dal 2020 in avanti. Dopo le numerose ondate del Covid sperimentate in passato, si cerca di stroncare le nuove varianti non appena se ne intercetta la diffusione, pur sapendo che gli elementi di imprevedibilità del virus sono in costante evoluzione.
Pietro Broccanello