Imu e Tari: sconto del 5% con addebito diretto su conto corrente
Un addebito diretto sul conto corrente o postale, è questa la scelta con cui il contribuente può ottenere uno sconto del 5% sul pagamento dei tributi locali. È quanto viene riportato all’articolo 30 della bozza del decreto legislativo per l’attuazione della riforma fiscale, definita dal viceministro dell’Economia Maurizio Leo «una svolta epocale, attesa sin dagli anni ‘70».
Ora sarà possibile ottenere uno sconto del 5% sui tributi locali effettuando un addebito diretto sul conto corrente o postale. È quanto stabilito nell’articolo 30 della bozza di decreto legislativo per l’attuazione della riforma fiscale. Per agevolare i pagamenti all’Erario, il provvedimento prevede un’espansione delle modalità di pagamento, consentendo ai contribuenti di avvalersi anche di un rapporto interbancario diretto (Rid) o di altri strumenti di pagamento elettronico.
Al fine di premiare coloro che scelgono l’opzione dell’addebito diretto, data l’immediatezza del pagamento, la misura consente infatti di ridurre del 5% l’importo da versare, fino a un massimo di mille euro. In tal senso la delega è in linea con l’obiettivo di premiare coloro che adempiono tempestivamente ai propri doveri.
Da quanto si apprende infatti, l’articolo 3 della bozza, dedicato alle “definizioni agevolate”, concede ai Comuni il potere di decidere autonomamente eventuali sanatorie di cartelle e multe. Si tratta di una misura che interessa tutti i tributi degli enti locali, ma che prevede alcuni limiti per i sindaci, come ad esempio la necessità di verificare “esigenze straordinarie” affinché non si comprometta l’attività normale di riscossione e l’agevolazione abbia un limite temporale. Inoltre la cancellazione non può avvenire senza il pagamento di un corrispettivo, come invece è avvenuto con la legge di bilancio precedente che prevedeva lo stralcio automatico, senza alcuna richiesta da parte del contribuente, delle cartelle fino a 1.000 euro, incluse quelle derivanti da precedenti definizioni agevolate.
“Il mio obiettivo”, ha dichiarato il Vice Ministro Leo nei giorni scorsi, “è fare diventare il fisco un amico e un collaboratore delle imprese e dei cittadini che adempiono correttamente all’obbligo tributario, muovendosi in una logica collaborativa con i contribuenti corretti”.
Per dare una spinta alla lotta contro l’evasione fiscale, il provvedimento prevede anche di concedere agli enti locali l’80% del gettito dell’evasione emersa grazie al loro contributo, mentre fino ad ora la soglia era fissata al 50%, portando però a scarsi risultati.
Un’altra novità del provvedimento è la possibilità per i Comuni di negare licenze, concessioni e autorizzazioni a soggetti non in regola con i pagamenti dei tributi.
Pietro Broccanello