Gaza, diplomazie al lavoro: oggi Biden in Israele
Le diplomazie delle grandi potenze sono al lavoro per cercare di evitare un allargamento del conflitto in corso tra Israele e Hamas. Ieri Olaf Scholz si è recato in Medio Oriente e, durante una conferenza stampa congiunta con il re della Giordania Abdullah II bin al Hussein, ha avvertito “espressamente Hezbollah e l’Iran di non entrare nel conflitto”, spiegando inoltre che l’Occidente è al lavoro per assicurare che aiuti umanitari arrivino a Gaza “in modo da alleviare le sofferenze della popolazione”. Un ufficiale della Guardie rivoluzionarie iraniane ha dichiarato ad alcuni media locali statali che è in arrivo “un’altra onda d’urto” se “Israele non porrà fine alle atrocità a Gaza”, secondo quanto scrive Reuters.
Gli Stati Uniti riconoscono il diritto di Israele di rispondere al brutale attacco terroristico di Hamas ma insistono perché non siano i civili palestinesi a pagare il prezzo più alto. Una posizione sostenuta anche dalla Farnesina: “Dobbiamo chiaramente dire che i palestinesi non sono Hamas. E gli esponenti di Hamas non sono i palestinesi” ha dichiarato il ministro degli Esteri italiano, Antonio Tajani, a Radio Anch’io, spiegando senza giri di parole che “Hamas è un’organizzazione criminale e terroristica che ha fatto quello che i nazisti hanno fatto contro gli ebrei”.
Oggi l’attenzione è rivolta alla visita di Joe Biden in Israele. Preceduto dal segretario di Stato Usa, Antony Blinken, la presenza del presidente americano sul suolo israeliano testimonia la volontà della Casa Bianca di mostrare un forte sostegno a Israele. “Il presidente sentirà da Israele ciò di cui ha bisogno per difendere il suo popolo mentre continuiamo a lavorare con il Congresso per soddisfare tali esigenze” ha spiegato Blinken. Secondo quanto riportato dal Washington Post, Biden si recherà anche in Giordania dove discuterà della situazione a Gaza con il re Abdullah II, con il presidente egiziano Al Sisi e con il presidente dell’Autorità Palestinese Abu Mazen. Secondo il giornale americano, i funzionari statunitensi hanno trovato un’intesa con i colleghi israeliani in merito all’invio di pacchetti umanitari a Gaza.