Amazon Prime Air, il sistema di consegna con droni, al via nel 2024
Fantascienza? No, realtà. Entro fine 2024 Amazon inizierà a consegnare anche grazie ai droni. Negli Usa il programma Prime Air è già al via.
È stato lo stesso numero uno del programma Prime Air David Carbon, in occasione dell’evento di Amazon ‘Delivering the Future’ tenutosi a Seattle, ad annunciare che “entro le fine del 2024 lanceremo le consegne con il nuovo drone Mk30 prenderanno il via in Italia e nel Regno Unito”. Carbon ha aggiunto che l’obiettivo di Amazon “è quello di consegnare entro la fine del decennio con i droni 500 milioni di prodotti nel mondo in un modo che è più sicuro rispetto ad andare in auto al negozio a comprarli”.
Il programma riguarderà inizialmente pacchi fino a un peso di circa 2,26 Kg, concernenti beni di prima necessità e prodotti hi tech, fino a ricomprendere nei prossimi anni l’intera gamma della vetrina.
“Quando abbiamo avviato il programma di consegna Amazon Prime, è stato considerato rivoluzionario. Far arrivare i pacchi alle persone dove li richiedevano, in pochi giorni, era emozionante e nuovo allo stesso tempo. Da allora, abbiamo sviluppato nuove tecnologie e sostenuto investimenti nella nostra rete logistica”, ha commentato l’amministratore delegato di Amazon Italia Logistica, Lorenzo Barbo, spiegando che il lavoro è già a buon punto per l’ok delle autorità competenti per le consegne via drone, e la prospettiva nel lungo periodo riguarda la possibilità di consegna di 30 minuti, ovviamente partendo dalle villette con giardino, sino a ricomprendere le aree densamente popolate, anche se la tecnologia consentirebbe già le consegne nei condomini. Amazon è già al lavoro per mappare il territorio per garantire al lancio una copertura significativa.
Il servizio è già attivo negli Usa in California e Texas
Non si tratta di una prima sperimentazione. Il programma Prime Air è infatti già attivo in California e Texas dal dicembre 2022 nelle case a meno di 6 km di distanza da un sito logistico e con consegne di 60 minuti.
E alla conferenza di Seattle è stato annunciato che le consegne riguarderanno anche un altro Stato Usa, comprendendo anche i condomini e consentendo analogamente la consegna aerea di prodotti farmaceutici.
Il drone che sarà utilizzato in Italia sarà l’MK30, che permette di raddoppiare il raggio di azione a 12 km e “opera in modo sicuro e autonomo, utilizzando una sofisticata tecnologia sense-and-avoid, all’avanguardia nel settore, che aiuta i droni a rilevare ed evitare gli ostacoli, garantendo la sicurezza di persone, animali e immobili”, spiega Amazon.
Si tratta di un sofisticato dispositivo progettato per gestire situazioni impreviste e prendere decisioni in sicurezza, più silenzioso dei modelli precedenti e in grado di volare anche in caso di pioggia leggera e in condizioni climatiche avverse.
Fiducia di Enac: “Saremo un modello in Ue”
“L’esperienza maturata dall’Italia sarà ispirazione e supporto per le operazioni in sicurezza nel resto dell’Europa”, ha dichiarato a proposito il presidente di Enac, Ente Nazionale per l’Aviazione Civile, Pierluigi Di Palma, sottolineando di essere al lavoro “sulla base di un inedito protocollo di collaborazione che coinvolge, oltre Amazon, anche l’Easa, l’agenzia europea per la sicurezza aerea, in coordinamento con le autorità governative, per favorire uno scenario regolamentare e tecnico per l’avvio delle operazioni”.
L’amministratore delegato del Gruppo Enav, Pasqualino Monti, ha aggiunto: “Siamo a disposizione e a supporto di progetti come quello di Amazon, consapevoli del nostro ruolo non solo come fornitore di servizi ma come vero e proprio partner strategico in una logica industriale”. “Enav, la società italiana che gestisce il traffico, da tempo non guarda più al solo controllo del traffico aereo, bensì alla gestione dello spazio aereo, inteso come infrastruttura disponibile per la crescita economica del Paese”.
Andrea Valsecchi