Fisco, al via la semplificazione
Novità per le dichiarazioni dei redditi: saranno più semplici da compilare, mentre lo Statuto dei contribuenti verrà equiparato alla Costituzione. Introdotta anche la nuova figura del Garante che tutelerà i cittadini di fronte all’amministrazione fiscale. Novità anche per il calendario dei versamenti, vietando comunicazioni nel periodo di ferie estive e natalizie.
Sono queste alcune delle novità principali nei due nuovi decreti legislativi che il governo ha varato con l’obiettivo di distendere il rapporto tra fisco e contribuente.
Le novità erano state anticipate la scorsa settimana dalla riforma dell’Irpef e dalle nuove norme sulla fiscalità internazionale, segnando oggi un nuovo rapporto fra fisco, cittadini e imprese mediante un riequilibrio delle relazioni con l’amministrazione finanziaria. “Si va verso un rapporto paritario che tiene conto sia delle esigenze di tutela del contribuente sia delle esigenze del contrasto all’evasione fiscale”, fanno sapere fonti di Palazzo Chigi.
Il calendario
Dal 2024 le dichiarazioni dei redditi delle persone fisiche e delle società dovranno essere inviate entro il 30 settembre e non più entro il 30 novembre.
Dal 2025 quelle telematiche si potranno inviare a partire dal 1° aprile e sempre entro il 30 settembre dell’anno successivo a quello di chiusura del periodo di imposta.
Per agevolare ancor di più i contribuenti viene poi previsto un periodo, ad agosto e a dicembre, in cui non potranno essere previsti adempimenti.
Le semplificazioni per le imprese
Per le imprese è prevista la riorganizzazione e la razionalizzazione degli indici sintetici di affidabilità fiscale, che ridurranno gli oneri burocratici connessi con la compilazione dei modelli Isa.
Sale poi da 50mila a 70mila euro la soglia di esonero per il visto di conformità, lo strumento che garantisce la corretta applicazione delle norme fiscali.
Le semplificazioni
Semplificazioni importanti per la precompilata di dipendenti e pensionati. Il meccanismo di interazione con il contribuente, non sarà più basato sui campi del modello dichiarativo, ma direttamente sulle informazioni a disposizione dell’Agenzia delle entrate, che a partire dal prossimo anno verranno proposte al contribuente in una apposita area riservata del sito dell’Agenzia.
Le istruzioni per la compilazione della dichiarazione non serviranno più, complice un modello ed uno schema a prova di cittadino.
Il Garante nazionale del contribuente
Arriva poi la nuova figura del Garante nazionale del contribuente, scelto dal ministro dell’Economia con un mandato di quattro anni rinnovabile una sola volta, una figura a tutela della parte più debole del rapporto con lo Stato, soprattutto tenendo conto dei nuovi principi, in conformità alle disposizioni europee e della Cedu, che saranno il comune denominatore dell’intero assetto.
Parola al viceministro Leo
“Tutto nella logica della certezza e della semplicità del sistema tributario”, ha dichiarato il viceministro dell’Economia, Maurizio Leo, che ha firmato i due provvedimenti.
Sulle sanzioni, ha precisato che gli interventi avverranno “in tempi molto rapidi”, ma per ora c’è solo un riferimento al “principio di proporzionalità” che dovranno rispettare. Inoltre le disposizioni “si conformano alle norme della Costituzione rilevanti in materia tributaria, ai principi dell’ordinamento dell’Unione Europea e alla Convenzione europea dei Diritti dell’Uomo”. Ciò significa che, in caso di dubbi interpretativi di una norma tributaria, valgono le disposizioni dello Statuto.
Andrea Valsecchi