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    I sindaci a Mattarella: “Ai comuni servono semplificazione e rimborsi puntuali, non lo spauracchio delle sanzioni”

    I sindaci a
    Mattarella: “Ai comuni servono semplificazione e rimborsi puntuali, non lo spauracchio delle sanzioni”
    Ammontano a 40 miliardi le risorse del Pnrr erogate attraverso i Comuni. Non sono bruscolini. Sono state impegnate per il 94%, in linea con le richieste europee per questa linea di finanziamento. Lo dichiara Giorgia Meloni, presidente del Consiglio dei Ministri, nel suo saluto a oltre 3000 sindaci italiani, riuniti a Genova nella 40esima assemblea dell’Anci.
    Sono cifre che riprende anche il presidente Anci, Antonio De Caro, sindaco di Bari, che ricorda, davanti al Presidente della Repubblica, intervenuto come d’abitudine alla inaugurazione, le 52mila gare di appalto già espletate sulle 70mila totali, con una situazione del personale che vede i comuni sotto organico di oltre il 20%. “Eppure – attacca De Caro dal palco genovese – ad agosto ci siamo sentiti attaccati, come se fossimo noi gli inefficienti e su 16 miliardi spostati sul Repower, 13 provenivano da misure dedicate ai comuni e realizzate dai comuni. Fortunatamente con il ministro Fitto abbiamo lavorato bene e finalmente abbiamo sentito che i famosi PUI, i Piani Urbani Integrati, quelli che noi sindaci useremo per rendere più vivibili le nostre periferie, saranno finanziati comunque, con altre risorse”.
    “Quelle opere – prosegue De Caro – servono a dare una speranza alle nostre periferie, ai nostri cittadini. Non sono numeri su una carta. Eppure, ci fidiamo della parola che ci viene data e che questi soldi arriveranno. Però adesso ci dicono che se non li spenderemo in tempo dovremo pagare sanzioni anche pesanti. Ecco, vi è mai capitato di sognare che vi tolgano la laurea o il diploma perché si sono persi degli esami, che la vostra preside vi chiami per dirvi che dovete rifare la maturità? A me capita col ministro Fitto: abbiamo fatto tutti gli esami, dalla progettazione all’affidamento delle opere, eppure ci chiedono di rifare l’esame. Ebbene, supereremo anche questo: ma la stessa norma deve valere per tuti gli enti attuatori del Pnrr, non solo per i comuni”.
    Accompagnato dall’ovazione dei sindaci, De Caro chiede procedure semplificate anche per le opere finanziate con fondi extra pnrr, chiede rimborsi puntuali sugli anticipi di cassa, per evitare che i comuni vadano in crisi di liquidità, termini procedurali ridotti e semplificati anche per i pareri della Soprintendenza: “Questo è ciò che ci serve per raggiungere gli obiettivi, non lo spauracchio delle sanzioni. I sindaci non hanno paura delle sanzioni, hanno paura dei cittadini”.
    Se otto milioni di italiani non possono ricevere i servizi dal loro comune perché quest’ultimo è in dissesto, afferma ancora De Caro, non è un problema solo di quei comuni, ma del Paese.
    E annuncia le prossime battaglie, quelle del suo ultimo anno di presidenza: “Il sindaco è l’unica figura istituzionale che per candidarsi al Parlamento deve dimettersi sei mesi prima, l’unica soggetta al vincolo del numero di mandati”.
    A De Caro risponde il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella: “Investire sui comuni significa investire sulla concretezza del futuro dell’Italia. Il pnrr dà un contributo decisivo al rinnovamento dell’Italia e dell’Europa, addirittura superiore al Piano Marshall: è un’occasione irripetibile per migliorare la qualità della vita delle famiglie italiane”.

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