Alba Bra Langhe Roero, candidate a Capitale Italiana della Cultura 2026
Nella cornice del Teatro Sociale Giorgio Busca di Alba la scorsa settimana è stato presentato il progetto di candidatura di Alba Bra Langhe Roero a Capitale Italiana della Cultura 2026. L’evento si è svolto a seguito del Terzo Forum dei Sindaci organizzato il 2 e il 3 ottobre a Ginevra da Unece, la Commissione economica per l’Europa delle Nazioni Unite, al quale in rappresentanza dell’Italia – con i colleghi di Roma e Napoli – ha preso parte il sindaco di Alba, Carlo Bo, anche in qualità di Presidente del Comitato per la candidatura di Alba Bra Langhe Roero a Città Capitale della Cultura.
La partecipazione di Alba, Bra, Langhe e Roero al bando del Ministero della Cultura per diventare Capitale Italiana della Cultura 2026 (#ABLR2026) racchiude l’ambizione, l’orgoglio, l’appartenenza e la cura che insieme costituiscono il sentimento di un territorio “nobilitato” dell’operosità dell’uomo. Un percorso di crescita culminato con la nomina nel 2014 delle Langhe, del Roero e del Monferrato a patrimonio mondiale dell’Unesco, attestato che afferma e conferma un modello di rigenerazione agricola di altissima qualità.
Ma partendo da questo straordinario patrimonio condiviso, #ABLR2026 – questo l’hashtag che simboleggia la candidatura – si pone come punto di partenza per scrivere un’altra storia. #ABLR2026 si inserisce infatti nel più ampio contesto di una progettualità sistemica, che vede nella “cultura” l’asse portante di un nuovo posizionamento strategico ed economico. Sotto questo profilo, la candidatura rientra nell’ambito di un organico piano di sviluppo territoriale volto alla valorizzazione culturale, ponendosi come obiettivo finale quello di creare un laboratorio di trasformazione culturale.