Fisco, salta l’accesso diretto ai conti
La manovra è ancora in fase di elaborazione, ma per ora salta la possibilità di accesso diretto ai conti correnti.
È questo quanto si apprende dall’ultima stesura del testo della legge di stabilità, che verrà approvata entro fine anno.
Nella nuova versione, infatti, si parla di “Cooperazione applicativa e informatica per l’accesso alle informazioni necessarie per il potenziamento dell’azione di recupero coattivo”, in luogo della precedente dicitura recante Accesso alle informazioni e pignoramento telematico dei conti correnti”. La novità, pertanto, prevede che l’agente della riscossione possa avvalersi, prima di avviare il recupero coattivo, “di modalità telematiche di cooperazione applicativa e degli strumenti informatici” per acquisire “tutte le informazioni necessarie”, da “chiunque detenute”.
Si tratterebbe quindi di uno scambio dati potenziato, che era stato chiesto dalla stessa premier Giorgia Meloni, che aveva respinto la possibilità di accesso diretto da parte degli organi della riscossione, prodromica alla procedura telematica di pignoramento.
Da Palazzo Chigi sottolinenano infatti che la manovra si limita a prevedere la possibilità di utilizzo di strumenti informatici per efficientare strumenti già esistenti» usati per il recupero d’importi» di «cartelle esattoriali per le quali il contribuente non ha presentato ricorso e non ha ottenuto una sospensione giudiziale». Perciò una misura che «consentirebbe all’Agenzia delle entrate di accedere direttamente ai conti correnti degli italiani per recuperare le imposte non pagate è totalmente priva di fondamento».
“Non se ne parla, questa norma non passa” avrebbe detto la presidente del Consiglio, chiarendo in un post via social network: “Avviso ai naviganti: nella legge di bilancio non c’è la misura che consentirebbe all’Agenzia delle Entrate di accedere direttamente ai conti correnti degli italiani per recuperare le imposte non pagate. Consiglio di non inseguire i sentito dire o documenti non ufficiali”.
Andrea Valsecchi