Tre ricercatrici di Unito vincono quasi 2 milioni per i prossimi 5 anni
Un’archeologa biomolecolare, una storica dell’Africa e una fisica sperimentale si aggiudicano il finanziamento dello European Research Council, l’organismo dell’Unione Europea che finanzia ricercatrici e ricercatori di eccellenza di qualsiasi età e nazionalità che intendono svolgere attività di ricerca negli Stati membri dell’UE o nei Paesi associati, riservato a singoli studiosi che vantano tra i 7 e i 12 anni di esperienza maturata dopo il conseguimento del dottorato.
I Consolidator Grant garantiscono un finanziamento fino a 2 milioni di euro per 5 anni. Tra i 308 progetti selezionati, su 2.130 proposte, figurano quelli di tre ricercatrici dell’Università di Torino: Beatrice Demarchi (Dipartimento di Scienze della Vita e Biologia dei Sistemi), Valentina Fusari (Dipartimento di Studi Storici) e Valentina Sola (Dipartimento di Fisica). Sale così a 30 il numero di ERC Grant vinti nella storia da ricercatori e ricercatrici dell’Università di Torino, suddivisi per le seguenti categorie: 13 Starting, 12 Consolidator, 3 Advanced e 2 Synergy.
Si tratta di un risultato particolarmente rilevante per UniTo che, per la prima volta, vede tre delle sue ricercatrici aggiudicarsi altrettanti ERC Consolidator in un’unica call. Tutte e tre le vincitrici hanno seguito il percorso di supporto e formazione offerto da BRAIN Unito – ERC Lab, volto ad accompagnare le candidate nella preparazione e nella presentazione delle proposta progettuali da sottoporre alla Commissione Europea, dimostrando l’efficacia del progetto nel coltivare i talenti della ricerca in Ateneo.
Beatrice Demarchi dirige il laboratorio “ArchaeOBiomics” al Dipartimento di Scienze della Vita e Biologia dei Sistemi e, con il suo gruppo di ricerca, si dedica alla sperimentazione cross-disciplinare tra archeologia, storia e scienze naturali. Con questo progetto mira a tracciare la storia delle relazioni tra comunità umane e ambiente, fino alle origini dei cambiamenti che viviamo oggi.
Valentina Fusari, storica dell’Africa con un profilo interdisciplinare che intreccia storia, antropologia e studi di popolazione, si occupa di demografia coloniale e storia del lavoro produttivo e riproduttivo femminile nel Corno d’Africa, dove ha condotto lunghi periodi di ricerca e insegnamento. Il suo progetto, finanziato con 1,8 milioni di euro, si propone di indagare la storia socio-culturale delle persone con ascendenza mista nell’area del Mar Rosso, riesaminando la storia della regione dalla loro prospettiva.
Valentina Sola è una fisica sperimentale che studia le particelle elementari e le loro interazioni per mezzo degli acceleratori. Il suo progetto, finanziato con 1,8 milioni di euro, estenderà il funzionamento dei sensori al silicio in ambienti con livelli di radiazione estremi mediante l’utilizzo di un disegno innovativo.