L’Ucraina non ha un piano B in caso non arrivino in tempo gli aiuti economici europei
Con la guerra contro la Russia che si avvicina al suo terzo anniversario, l’Ucraina si trova a inizio 2024 in una situazione complicata. Sul campo di battaglia l’iniziativa sembra tornata in mano ai russi dopo mesi senza alcun significativo cambio della linea del fronte. Sul versante internazionale, invece, Kiev ha difficoltà a farsi sentire: da un lato l’attenzione della comunità internazionale è ancora sul conflitto a Gaza, dall’altro lato Unione Europea e Stati Uniti sono entrate in un complicato anno elettorale e il loro sostegno economico all’Ucraina arranca.
Lo scorso dicembre il Consiglio europeo non è riuscito a trovare un’intesa per l’approvazione di un pacchetto di aiuti di decine di miliardi di euro a causa dell’opposizione dell’Ungheria di Viktor Orban. Questa settimana il ministro degli esteri ucraino, Dmytro Kuleba, ha detto chiaramente che Kiev non ha un piano di riserva in caso da Bruxelles non arrivi assistenza finanziaria in tempo: “Non abbiamo un piano B” – ha dichiarato Kuleba al quotidiano spagnolo El Pais – “ma qui dobbiamo indirizzare tutte le nostre energie e il nostro potere intellettuale verso una cosa sola: far funzionare il piano A”.
Con un’economia devastata, le infrastrutture sotto bombardamento e una porzione di territorio occupata, Kiev necessita di assistenza per poter continuare a combattere e gli ucraini sperano anche di ricevere i beni russi ‘congelati’ in Occidente i quali dovrebbero garantire un sufficiente afflusso di risorse per ricostruire il Paese. “Secondo le nostre stime, l’ammontare dei beni congelati [russi] equivale a oltre l’80 per cento delle nostre necessità di recupero”, ha dichiarato Kuleba a El Pais. Nel frattempo, questa settimana il Senato italiano ha approvato la risoluzione della maggioranza che chiede di “continuare a sostenere, in linea con gli impegni assunti […] le autorità governative dell’Ucraina anche attraverso la cessione di mezzi, materiali ed equipaggiamenti militari”.