Italia-Africa al via il summit con 25 capi di Stato per attuare il Piano Mattei
Il vertice Italia-Africa è entrato nel vivo. Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella domenica sera al Quirinale la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, il ministro degli Esteri Antonio Tajani, i vertici della Ue, Ursula von der Leyen, Roberta Metsola e Charles Michel, il presidente dell’Unione africana Azali Assoumani, il presidente della Commissione dell’Unione Africana, Moussa Faki, il vice segretario Generale delle Nazioni Unite Amina Jane Mohammed, la direttrice del Fmi Kristalina Georgieva e 25 capi di Stato e di governo africani.
La premier Meloni sarà la mediatrice di un progetto tutto italiano, ma che coinvolge direttamente l’intera Unione Europea.
L’obiettivo è quello di dar vita ad una serie di partenariati col continente africano, con l’Italia che avrà un ruolo fondamentale nel porsi come mediatrice europea su varie questioni, compreso il tema migranti.
Il Presidente della Repubblica, nei saluti iniziali davanti ai capi di Stato africani e alle istituzioni europee, ha ribadito la necessità di una collaborazione tra Italia e Africa, con un rapporto ben “strutturato”.
“La vostra presenza qui stasera – numerosa e qualificata – conferisce espressione concreta all’amicizia, salda e sincera, che unisce i nostri popoli: la Repubblica Italiana ve ne è riconoscente. Si tratta di legami alimentati anche dalla presenza in Italia di numerose comunità di origine africana, che sono parte attiva e vitale della nostra società e che, con il loro prezioso lavoro, contribuiscono alla crescita economica e culturale del nostro Paese” ha dichiarato il Presidente al Quirinale.
In questi giorni i lavori stanno proseguendo per attuare il più volte annunciato “Piano Mattei” per l’Africa, un progetto estremamente ambizioso che punta a stringere legami sul fronte degli approvvigionamenti energetici (l’Eni è in prima fila): “L’energia è uno dei pilastri del Piano Mattei per l’Africa, il piano di cooperazione e sviluppo su cui l’Italia sta lavorando con grande determinazione per costruire partenariati reciprocamente vantaggiosi e sostenere la sicurezza energetica dei Paesi africani e del Mediterraneo”, aveva infatti dichiarato Giorgia Meloni al Cop28 di Dubai lo scorso dicembre.
Il programma del vertice
La giornata di ieri si è invece aperta con la tradizionale foto di rito e il saluto istituzionale del presidente del Senato, Ignazio La Russa, per dare il via alla sessione plenaria con gli interventi della premier Meloni, del vicepremier e ministro degli Esteri Tajani, del presidente dell’Unione Africana, Assoumani, del presidente della Commissione dell’Unione Africana, Faki, del presidente del Parlamento Europeo, Metsola, del presidente del Consiglio Europeo, Michel, del presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, del vice segretario Generale delle Nazioni Unite Mohammed.
Le direttrici di intervento del piano Mattei
Istruzione/formazione; sanità; acqua e igiene; agricoltura; energia; infrastrutture.
Sono queste le direttrici del piano Mattei, e l’auspicio del governo è coinvolgere nel Piano tutto il ‘Sistema Italia’, a partire dalle realtà che a vario titolo si occupano e si stanno occupando di Africa (il sistema delle aziende partecipate dallo Stato in primis).
L’appuntamento successivo si terrà a febbraio, quando si incontrerà la prima cabina di Regia prevista dal decreto che istituisce la governance del Piano, e allo stesso tempo inizieranno le missioni della struttura del Piano Mattei in Africa.
Andrea Valsecchi