Smog, è ancora allerta in Pianura Padana
Attive misure emergenziali per contrastare i livelli di inquinamento dell’aria. In Lombardia sei province coinvolte nei provvedimenti temporanei anti smog. Monza e Cremona maglia nera e scattano le misure di secondo livello.
È allarme smog in Pianura Padana dove le condizioni anticicloniche e l’assenza di venti stanno contribuendo ad innalzare le soglie di inquinamento dell’aria, soprattutto nei grandi centri urbani. Inevitabile, data la situazione, il ricorso a misure anti smog per cercare di limitare le concentrazioni di polveri sottili che in questi giorni hanno superato i limiti consentiti in diverse zone del bacino padano.
La Lombardia è tra le Regioni maggiormente interessate dal fenomeno, con le province di Monza e Cremona che si sono aggiudicate la maglia nera per l’elevata concentrazione di PM10 negli ultimi giorni. Nella giornata di domenica 28 gennaio, infatti, in entrambe le province è stato raggiunto il settimo giorno consecutivo di superamento dei limiti, determinando così l’adozione temporanea, entrata in vigore martedì 30 gennaio, delle misure anti inquinamento di secondo livello che prevedono anche il divieto di utilizzo dei generatori a legna per riscaldamento domestico (in presenza di impianto alternativo) di classe emissiva fino a 4 stelle compresa.
Non va meglio nelle province di Milano, Bergamo e Pavia dove è stato raggiunto il sesto giorno consecutivo di superamento delle concentrazioni di PM10, seguite da Lodi con cinque giorni consecutivi sopra i livelli tollerati. In queste province sono scattate, sempre con decorrenza dal 30 gennaio, le misure temporanee di primo livello che prevedono, oltre al divieto di combustioni (in tutti i comuni delle province coinvolte) e di accensione di fuochi all’aperto, alcune limitazioni specifiche per quanto riguarda traffico, riscaldamento ed agricoltura.
Sul fronte del traffico, rende noto Regione Lombardia, nei comuni con più di 30.000 abitanti delle province coinvolte è prevista la limitazione alla circolazione tutti i giorni nella fascia oraria compresa tra le 7:30 e le 19:30 per tutti i veicoli Euro 0 e 1 di qualsiasi alimentazione e per i veicoli Euro 2, 3 e 4 a gasolio. Rispetto a quelle previste dalle misure permanenti, le limitazioni si applicano anche nelle giornate di sabato e di domenica e coinvolgono anche i veicoli Euro 4 diesel commerciali anche se con FAP e gli Euro 0 e 1 a GPL e metano. Gli autoveicoli che hanno aderito a MoVe-In sono soggetti a limitazioni temporanee della circolazione come gli altri veicoli inquinanti, fino alla disattivazione delle stesse.
Per quanto riguarda il riscaldamento, in tutti i comuni delle province coinvolte è vietato tenere temperature superiori a 19°C nelle abitazioni e negli esercizi commerciali; utilizzare generatori a legna per riscaldamento domestico (in presenza di impianto alternativo) di classe emissiva fino a 3 stelle compresa (I° livello) e utilizzare generatori a legna per riscaldamento domestico (in presenza di impianto alternativo) di classe emissiva fino a 4 stelle compresa (in caso di II° livello). Infine, in tutti comuni delle sei province coinvolte è vietato spandere gli effluenti di allevamento, delle acque reflue, dei digestati, dei fertilizzanti e dei fanghi di depurazione, salvo iniezione e interramento immediato.
Misure emergenziali sono in vigore, fino al prossimo rilevamento della qualità dell’aria previsto nella giornata odierna, anche in Emilia Romagna dove sono state prorogate ad oggi sia lo stop ai veicoli diesel Euro 5, nella fascia oraria 8:30 – 18:30, nei comuni con oltre 30mila abitanti, che l’abbassamento delle temperature medie negli edifici residenziali a 19° e fino a 17° C negli spazi ricreativi e commerciali. In Piemonte è allerta a Torino dove, dopo tre giorni consecutivi di superamento delle soglie di concentrazione media giornaliera di PM10, prosegue il blocco dei veicoli diesel fino agli Euro 5. In particolare, il divieto di circolazione vige dalle 8 alle 19 per i veicoli diesel Euro 3,4 e 5 destinati al trasporto persone e per i diesel Euro 3 e 4 per il trasporto merci. Stop per tutto il giorno, invece, per ciclomotori euro 0 e 1. Le limitazioni rimangono in vigore fino al prossimo monitoraggio previsto quest’oggi. Analoghe misure anti inquinamento sono state adottate anche in altre zone della Pianura Padana, come in alcuni comuni di Veneto e Friuli Venezia Giulia, dove permane l’allerta smog.