Francesco Profumo si dimette dalla Compagnia di San Paolo
Francesco Profumo ha annunciato le proprie dimissioni come presidente della Compagnia di San Paolo. Le dimissioni di Profumo, previste per il 22 febbraio 2024, anticipano solo di alcuni mesi la naturale conclusione del mandato, prevista per aprile. Questa decisione è stata annunciata poco dopo la “Giornata della Compagnia”, lo scorso 23 gennaio, evento durante il quale sono stati illustrati i risultati ottenuti durante gli otto anni di presidenza di Profumo: 1,3 miliardi di euro erogati sul territorio e più di 8.000 progetti supportati, nonché le imminenti erogazioni per il 2024, che ammontano a 170 milioni di euro destinati alla regione del Nord-Ovest. La gestione di Profumo verrà ricordata per l’impatto notevole sul territorio e la promozione di iniziative culturali e sociali, un’eredità che il suo successore avrà l’onore e la responsabilità di portare avanti.
Profumo nell’annunciare la sua decisione ha tenuto a sottolineare come la sua partenza anticipata non causerà problemi né a livello istituzionale né operativo, e che questa è stata motivata anche dalla volontà di preservare l’istituzione dalle dinamiche di cambio di leadership. Ora il sindaco di Torino, Stefano Lo Russo, dovrà proporre due candidati per la successione entro il 4 marzo, tra i quali verrà scelto il nuovo presidente. Tra i potenziali candidati figurano gli ex rettori del Politecnico Marco Gilli e Guido Saracco, il notaio Andrea Ganelli, il presidente torinese dell’ordine dei commercialisti Luca Asvisio e l’economista Giorgio Barba Navaretti.
Per Profumo inizia un periodo di “congelamento” di 12 mesi tra la fondazione e la banca conferitaria come da protocollo Acri-Mef. Questo intervallo gli offre l’opportunità (da qui forse anche il timing studiato delle dimissioni) di candidarsi alla presidenza della banca, in vista del rinnovo dei vertici previsto per aprile 2025, quando scade il mandato di Gian Maria Gros-Pietro. Con le dimissioni dalla Compagnia, Profumo perderà anche la guida dell’Acri (l’organizzazione che rappresenta collettivamente le Fondazioni di origine bancaria e le Casse di Risparmio), e suo possibile successore al momento sembra essere Giovanni Azzone, attuale presidente di Cariplo (altro nome chiacchierato è quello di Fabrizio Palenzona, presidente di Fondazione Crt).