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    Fondi Ecobonus terminati per auto ibride e termiche

    Fondi Ecobonus terminati per auto ibride e termiche
    Si sono esauriti i 120 milioni di euro destinati alle vetture con emissioni di anidride carbonica comprese tra 61 e 135 g/km, mentre le somme destinate alle auto elettriche e ibride plug-in sono ancora quasi intatte.
    La campagna Ecobonus auto 2024 è iniziata appena il 23 gennaio, ma i fondi a disposizione per le vetture full hybrid, mild hybrid o con motorizzazione tradizionale a basso consumo sono terminati già all’inizio di questa settimana. Nei primi giorni la richiesta di prenotazioni è stata altissima, tanto che la dotazione a disposizione è stata dimezzata già nel primo giorno.
    Nelle settimane successive la richiesta è rallentata, per poi intensificarsi di nuovo all’inizio di febbraio. Tutto ciò poche ore prima della presentazione di un nuovo piano di incentivi auto che sostituirà quello attuale, ma che entrerà in vigore solo alla fine di marzo, e che prevede in alcuni casi un sostegno inferiore all’acquisto delle vetture con emissioni di anidride carbonica comprese tra 61 e 135 g/km.
    Quello a cui si è assistito è stato quindi un vero e proprio rush verso gli incentivi, anche se non per tutte le categorie di vetture. Le auto elettriche con emissioni comprese tra 0 e 20 g/km e le ibride plug-in con emissioni comprese tra 21 e 60 g/km hanno ricevuto finora un riscontro minore. Per le prime, la dotazione iniziale di 194,7 milioni di euro è scesa a 186,7 milioni, mentre per le seconde è passata da 232,7 milioni a 229,7 milioni.
    Attualmente il programma di incentivi all’acquisto per vetture full hybrid, mild hybrid o con motorizzazione tradizionale a basso consumo prevede un beneficio di 2 mila euro in caso di rottamazione obbligatoria. Il nuovo programma presentato dal ministro Adolfo Urso il primo febbraio prevede invece un contributo di 3 mila euro se viene rottamato un veicolo compreso nelle classi di emissione da Euro 0 a Euro 2, mentre tale contributo scende a 2 mila euro per una vettura Euro 3 e a 1.500 euro per una vettura Euro 4, quindi inferiore al contributo previsto attualmente.
    È molto probabile che questa sia stata una delle motivazioni principali che ha spinto i clienti ad affrettarsi a visitare le concessionarie, sebbene al momento non ci siano certezze riguardo all’entrata in vigore del nuovo piano di incentivi, che prevede ulteriori 283 milioni di euro destinati alle vetture con emissioni comprese tra 61 e 135 g/km; quel che è certo è che appunto non sarà operativo prima della fine di marzo.
    Pietro Broccanello

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