Patto di stabilità, più spazio agli investimenti, c’è l’ok di Bruxelles
È durata circa 16 ore la trattativa fra Parlamento europeo e del Consiglio europeo, ma l’accordo sul Patto di stabilità è giunto.
Ci sarà più spazio per gli investimenti pubblici, i margini saranno maggiori per deviare sui percorsi di spesa in caso di circostanze eccezionali e le nuove regole partiranno subito. Importanti scenari, al netto delle variabili sono quindi alle porte: gli Stati membri entro il 20 settembre di quest’anno dovranno preparare i piani di spesa a quattro anni, estendibili fino a sette.
La strategia adottata dal Parlamento europeo per ampliare la forbice degli investimenti è stata quella di agire sulla spesa nazionale, scorporando la parte relativa ai progetti finanziati dall’Ue dal conteggio complessivo della spesa pubblica. Poi gli investimenti riguardanti transizione climatica e digitale, sicurezza energetica e difesa saranno presi in considerazione nella relazione dalla Commissione sulla deviazione dai piani di spesa dando spazio agli Stati per evitare la procedura per disavanzo eccessivo.
Si potrà poi chiedere di deviare dai piani di spesa concordati per un tempo definito ma che potrà essere prorogabile fino a un anno, in caso di eventi imprevedibili.
L’intesa è giunta superando scoglio al negoziato, che riguardava la richiesta del Parlamento europeo di garantire maggior spazio per gli investimenti pubblici.
Andrea Valsecchi