La Pec diventa europea, identificazione già ultimata per 3,5 milioni di utenti
Il 2024 segna un importante cambiamento per la posta elettronica certificata, che dopo aver seguito un lungo percorso di adeguamento al Regolamento europeo eIDAS, si è trasformata in una Pec europea, adottando lo standard Rem (Registeredelectronic mail). Nata nel 2005, la Pec è rimasta pressoché identica fino ad oggi, ma a partire da gennaio 2022 è iniziato unprocesso di adeguamento che finirà di concretizzarsi quest’anno.
Le novità introdotte da questo nuovo standard sono piuttosto significative, visto che la Pec diventa utilizzabile in tutta Europa e può essere utilizzata per le comunicazioni con valore legale tra cittadini di paesi europei. Grazie all’introduzione della Common Service Interface (Csi), l’interfaccia tecnologica condivisa, lo standard europeo amplia i suoi confini consentendo lo scambio sicuro tra i gestori e gli utilizzatori di servizi di recapito qualificato.
Questa infrastruttura, attraverso due funzioni principali, si occupa di verificare e certificare l’indirizzo di posta, garantendo cosìl’identità del cittadino Ue in possesso di un indirizzo di posta certificata, l’integrità del contenuto del messaggio e la data e l’ora di invio e ricezione.
Per adeguare la propria Pec agli standard europei non sarà necessario modificare l’indirizzo o crearne uno nuovo, ma si dovranno eseguire due semplici operazioni che richiedono pochi minuti. Innanzitutto sarà necessario riconoscere l’identità tramite Spid, firma digitale, Cie, Cns o il video riconoscimento con operatore. Dopodiché si dovrà attivare la verifica in due passaggi,che richiederà un’autorizzazione aggiuntiva sul dispositivo associato, come un SMS, una email, un’app o un token, come ormai avviene per quasi tutti i sistemi di autenticazione (specialmente quelli relativi a dati sensibili dei cittadini).
È importante sottolineare che il mancato adeguamento della propria Pec agli standard europei obbligatori comporterà l’impossibilità di utilizzarla per comunicazioni con valore legale, sia in Italia che all’estero. In altri termini la Pec rimarrà attiva, ma i messaggi inviati e ricevuti non saranno più certificati e pertanto validi da un punto di vista legale.
Durante l’evento Telefisco 2024, ospitato nel Data center di Aruba a Ponte San Pietro (BG), sono stati forniti dati interessanti riguardanti la nuova Pec europea. Dall’introduzione dell’Indice Nazionale dei Domicili Digitali (Inad), Aruba ha registrato un incremento del 14% nelle attivazioni della Pec tra giugno e luglio 2023, mentre l’Osservatorio Aruba ha comunicato che oltre 3,5 milioni di clienti hanno già completato le procedure di identificazione europea.
Stefano Sordi, general manager di Aruba, ha sottolineato durante l’evento che l’estensione della Pec al contesto europeo aumenta il livello di sicurezza e rende questo strumento essenziale per professionisti, aziende e privati, soprattutto per semplificare i rapporti con la Pubblica Amministrazione. Sordi ha citato ad esempio il servizio digitale Costituende.it, lanciato da Aruba per agevolare la costituzione di nuove imprese, fornendo un supporto completo ai commercialisti e a chi desidera avviare una nuova attività.
Pietro Broccanello