Macron e l’ipotesi di inviare truppe Nato in Ucraina: i partner europei frenano. Il Cremlino minaccia: lo scontro sarebbe inevitabile.
Quando il 24 febbraio 2022 le truppe russe invasero l’Ucraina, l’Europa e la Nato decisero di sostenere la resistenza di Kiev. Tuttavia, l’Ue mise diversi paletti: niente carri armati (poi inviati), mai aerei (prima o poi Kiev dovrebbe ricevere gli F-16), mai missili (alcuni Paesi Ue hanno consegnato agli ucraini sistemi di difesa antiaerea). Una linea rossa, però, è sempre stata considerata insuperabile: niente invio di truppe perché lo scontro tra soldati Nato e militari russi scatenerebbe la terza guerra mondiale. Ora Emmanuel Macron ha provato a riaprire il discorso e le reazioni non si sono fatte attendere.
In occasione di un lungo vertice con una ventina di capi di Stato e di governo tenutosi all’Eliseo, il presidente francese ha dichiarato che “oggi non c’è consenso sull’invio di truppe di terra in modo ufficiale, scontato e approvato. Ma nella dinamica non è da escludere nulla. Faremo tutto il necessario affinché la Russia non possa vincere questa guerra”. Una novità che fa parte della “ambiguità strategica” francese che parte dalla considerazione che “spesso siamo arrivati in ritardo di sei o dodici mesi”, ha spiegato Macron, aggiungendo che “tutto è possibile se è utile per raggiungere il nostro obiettivo”.
I partner occidentali, tuttavia, frenano. Il cancelliere tedesco Scholz lo ha detto senza mezzi termini: “Ciò che è stato concordato fin dall’inizio tra di noi vale anche per il futuro, vale a dire che non ci saranno truppe di terra, né soldati inviati sul suolo ucraino dai paesi europei o Stati della Nato”. Polonia e Svezia, quest’ultima appena entrata nella Nato, hanno fatto eco al Segretario Generale dell’Alleanza Atlantica, Jens Stoltenberg, dichiarando che non c’è alcun piano per l’invio di truppe Nato in Ucraina. Il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ha dichiarato che i russi conoscono “bene la posizione del signor Macron riguardo la necessità di infligggere alla Russia una sconfitta strategica”, spiegando che in caso vengano inviate truppe, lo scontro diretto tra Russia e Nato sarà inevitable, secondo quanto riporta Ria Novosti.