Con la conclusione dei primi due mesi del 2024 è giunto il tempo della pubblicazione dei dati dell’anno concluso, che al netto della crisi Covid e dell’approvvigionamento energetico, ha visto il trend positivo e di ripresa della maggior parte delle imprese italiane e mondiali, segno che l’assestamento è in fase di superamento e i tempi più bui del periodo 2020-2022 sarebbero ormai alle spalle.
Brembo, gruppo quotato su Euronext Milan e attivo nella produzione di sistemi frenanti, ha chiuso il 2023 con un fatturato pari a 3.849,2 milioni di euro (+6,1% sul 2022, +8,0% a parità di cambi), con la grande soddisfazione del presidente esecutivo Tiraboschi, che ha dichiarato: «Tutti i mercati hanno il segno “più” davanti, ma siamo cresciuti generando cassa e cancellando parte del debito». EBITDA chiude a 665,8 milioni di euro (+6,5% sul 2022, 17,3% dei ricavi), mentre EBIT a 414,1 milioni di euro (+8,2% sul 2022, 10,8% dei ricavi), con un utile netto di 305 milioni di euro, in aumento del 4,2%.
Webuild vola in Borsa in vista dei risultati definitivi del 2023, che saranno resi noti la settimana prossima, e dopo il nuovo contratto negli Stati Uniti acquisiti dalla controllata Lane per 299 milioni di dollari.
Soddisfazione anche in casa Ariston, che ha terminato lo scorso anno con ricavi per 3,09 miliardi di euro, in aumento del 30% rispetto ai 2,38 miliardi ottenuti nell’esercizio precedente. Rally a doppia cifra per Maire Tecnimont, il gruppo ingegneristico degli impianti energetici: il titolo ha messo a segno la migliore performance nel paniere delle medie capitalizzazioni, fermandosi a 6,11 euro, con un delta dell’11,88% e volumi di scambio da capogiro, visto che sono passate di mano oltre 6,1 milioni di azioni, contro la media degli ultimi 30 giorni pari a circa 550mila.
Pronta invece un’importante riorganizzazione in casa Thales: il gruppo dell’aerospaziale ha annunciato un progetto di riorganizzazione per la joint venture Thales Alenia Space (Thales 67%, Leonardo 33%) che coinvolge circa 1.300 posti di lavoro di cui mille in Francia. La società ha spiegato in un comunicato che saranno riassorbiti nel gruppo tra il 2024 ed il 2025, garantendo il confronto con i sindacati.