Russia, al via il quinto mandato di Vladimir Putin: le congratulazioni di Cina, Corea del Nord, Iran e Venezuela
Da ieri è cominciata la quinta era di Vladimir Putin il quale si avvia a governare la Russia fino al 2030 dopo aver vinto le elezioni presidenziali con l’87% dei voti. L’Occidente ha fatto sentire il suo sdegno per le elezioni considerate “né libere né regolari”, come ha dichiarato il ministro degli Esteri italiano, Antonio Tajani. Ma qui vogliamo soffermarci su coloro che si sono congratulati con l’autocrate del Cremlino. Kim Jong Un, che sta supportando la macchina da guerra russa in Ucraina inviando consistenti forniture di munizioni, ha optato per un classico gesto formale. Il dittatore nordcoreano ha deciso di mandare un messaggio di congratulazioni che sarà portato al ministero degli Esteri russo dall’ambasciatore nordcoreano a Mosca, secondo quanto riferito dall’agenzia di stampa pubblica Kcna. Anche il presidente venezuelano Nicolas Maduro ha espresso la sua soddisfazione, sottolineando la “schiacciante” vittoria di Putin, secondo quanto riferito dal ministro degli Esteri Yvan Gil su X.
Non sono mancati anche i complimenti di due grandi attori non democratici e anti-occidentali. Da una parte l’Iran, con il presidente Ebrahim Raisi, il quale si è congratulato “sinceramente” per la “vittoria decisiva” di Putin, come ha scritto l’ambasciata su Telegram. Dall’altra parte la Cina, con il presidente Xi Jinping che, tramite un telegramma, ha fatto sapere che Pechino è “pronta a proseguire la stretta collaborazione con la Russia per promuovere lo sviluppo sostenibile della partnership strategica tra i due Paesi”, secondo quanto riferito da Ria Novosti. Per le dittature e le autocrazie il racconto di un continuo e ampio sostegno popolare al regime rappresenta una preoccupazione costante e infatti Xi ci ha tenuto a spiegare che la “Federazione russa raggiungerà un successo ancora maggiore nello sviluppo sotto la guida di Vladimir Putin” e che la sua rielezione “riflette pienamente il sostegno del popolo russo”.
Per quanto riguarda la guerra, Putin è tornato a minacciare un conflitto totale. Durante un incontro post elettorale con i media locali, al presidente russo è stato chiesto se si può escludere un conflitto sul larga scala tra la Nato e la Russia, secondo quanto riporta l’agenzia russa Tass. “Penso che nel mondo moderno tutto sia possibile – ha spiegato Putin – ma dico – e questo è ovvio per tutti – che, in questo caso, ci troveremo a un passo da una terza guerra mondiale su larga scala. Credo che quasi nessuno sia interessato ad averla”.