Il ministero delle Imprese e del Made in Italy (Mimit) è al centro di un intenso dialogo con diversi produttori automobilistici, tra cui spicca Tesla, il gigante americano guidato da Elon Musk, con l’obiettivo di attrarre un significativo investimento produttivo nel settore dei veicoli elettrici in Italia. Secondo quanto riportato da Il Sole 24 Ore, i contatti con Tesla riguarderebbero specificamente la possibile produzione di camion e furgoni elettrici, un segmento che l’azienda sta ancora sviluppando, diversamente dal suo noto impegno nell’automotive.
Parallelamente, sono in corso trattative con tre costruttori cinesi – Byd, Great Wall Motors e Chery Automobile – per esplorare ulteriori investimenti nel campo dell’elettrico. In particolare, il dialogo con Chery Automobile sembra essere il più avanzato, con proposte di localizzazione in ex aree industriali del Sud Italia.
L’introduzione di investimenti esteri nel comparto automobilistico del Paese non si configura solamente come una chance di potenziamento per l’industria auto nazionale, ma anche come un cruciale punto di forza nelle negoziazioni con Stellantis. A tale proposito, il ministro Adolfo Urso ha messo in luce la necessità di abbandonare la pratica della monoproduzione che attualmente caratterizza l’automobilismo in Italia, evidenziando come un maggior numero di fabbricanti possa contribuire a garantire una stabilità e una crescita sostenibile per il comparto dei componenti auto, il quale sta affrontando sfide significative a seguito del passaggio all’elettrico. Puntando a un traguardo di 1,3 milioni di autoveicoli fabbricati nel territorio nazionale, di cui un milione attribuibili a Stellantis e trecentomila a un nuovo attore del settore, il ministero aspira a rafforzare la produzione automobilistica italiana, con l’obiettivo di elevarne la competitività sul palcoscenico globale.Foto di David von Diemar su Unsplash