Massimiliano Salini, eurodeputato di Forza Italia, traccia la rotta che il suo partito seguirà in vista delle prossime elezioni europee. Riflettendo sui successi ottenuti nelle elezioni regionali in Abruzzo, Salini ha evidenziato un cambiamento di marcia nel partito, dettato anche dal dopo Berlusconi, che ha imposto un approccio più rigoroso. “Dopo Berlusconi, siamo stati costretti a essere più rigorosi nella proposta politica, riscontrando un apprezzamento per questo approccio nel sentimento generale degli italiani,” ha affermato Salini che ha anche aggiunto “ho la sensazione che non tutti abbiano la nostra stessa sete di argomenti”.
L’eurodeputato ha tracciato la strategia per le prossime elezioni europee, auspicando il prevalere di una maggioranza di centrodestra, la quale sarebbe più efficace nel promuovere un’Europa coesa, proattiva e influente. Salini ha anche spiegato che “La peculiarità delle elezioni europee è la competizione lista contro lista, senza le alleanze tradizionali. Il Partito Popolare Europeo (PPE) avrà quindi la responsabilità di guidare il nuovo baricentro politico, mantenendo il progetto europeo saldo e costruttivo”. Sempre Salini: “In Parlamento Europeo non si fa una maggioranza per sostenere un governo, si fa una maggioranza per eleggere un Presidente, ma quella lì può essere una maggioranza di un giorno. Subito dopo ci sono le maggioranze di contenuto sui dossier da votare: le auto elettriche, le case green, etc. Ecco la sensazione è che dopo queste elezioni europee ci sarà una maggioranza di voto sui dossier con un baricentro spostato più verso il centro-destra. Ecco il Partito Popolare Europeo avrà la responsabilità di guidare questo nuovo baricentro politico”.
Salini ha sottolineato l’importanza di preservare l’integrità e i valori europei, avvertendo contro il rischio di trasformare l’Europa in un laboratorio di esperimenti ambientalisti. “Non dobbiamo far diventare il continente un campo di prova per ambizioni ambientaliste eccessive, che potrebbero generare frustrazione e malcontento,” ha detto, rimarcando come l’Europa sia già leader mondiale in sostenibilità sociale e ambientale. Salini ha anche criticato l’atteggiamento di alcuni funzionari che, a suo dire, perseguono obiettivi irragionevoli ignorando i progressi già compiuti. Proseguendo, Salini ha esposto la visione del suo partito per un’Europa in cui l’innovazione sia incoraggiata senza l’oppressione di nuovi target irraggiungibili. Ha parlato della necessità di valorizzare le iniziative positive e di promuovere un equilibrio tra diritti e responsabilità. “Dobbiamo comunicare al popolo europeo il nostro rispetto e la nostra fiducia nei suoi sforzi, sostenendo l’innovazione piuttosto che soffocarla con aspettative irrealistiche”.
Nel campo della politica estera e difesa, Salini ha avanzato la proposta di un significativo cambiamento: sostenere la difesa europea attraverso un finanziamento unificato a livello dell’Unione Europea, anziché affidarsi ai budget nazionali. Questo implicherebbe però la necessità di articolare con precisione il posizionamento geopolitico dell’UE. Salini ha sottolineato infatti il ruolo centrale del Mediterraneo nelle tensioni geopolitiche attuali, evidenziando l’importanza di spostare il focus dalle tradizionali dinamiche est-ovest verso un approccio più ampio che contempli le relazioni nord-sud. “Gli eventi attuali, che spaziano dall’Ucraina al Medio Oriente, confermano che il Mediterraneo è diventato punto nevralgico degli affari internazionali,” rilevando una volta di più la complessità del contesto globale che l’Europa si trova ad affrontare.